è Infarto e ictus: arriva la polipillola riduce il rischio di infarto del ben 30%
La nuova scoperta è frutto di ricerche svolte in ambito internazionale e combina l’azione di aspirina, statina e ACE inibitore. La rivelazione è stata fatta dal New England Journal of Medicine. La combinazione tra più farmaci non è mai una questione facile da affrontare per i ricercatori. Nella Polipillola ce ne sarebbero addirittura tre. È sicura l’assunzione della polipillola? Apporta reali benefici nella prevenzione?
Lo studio è stato fatto su 2499 pazienti con precedenti di infarto negli ultimi sei mesi. Ad alcuni dei pazienti è stato somministrato il consueto trattamento farmacologico mentre ad altri è stata data la polipillola a base di acido acetilsalicilico, ramipril e atorvastatina. Sono stati seguiti per tre anni. La prevenzione è comunque attiva su soggetti che hanno già avuto episodi di infarto al fine di evitare recidive letali.
Il rischio dei pazienti che hanno assunto la polipillola si è rivelato molto più basso rispetto ai pazienti che hanno assunto il trattamento tradizionale. Si parla di una percentuale di rischio del 9,5% contro il 12,7% di sviluppo di secondo infarto, di un ictus ischemico o di urgente rivascolarizzazione.
La combinazione di più farmaci in una sola pillola rende inoltre più facile ai pazienti seguire il trattamento senza dimenticanze.L’ospedale S.Filippo Neri di Roma ha partecipato allo studio e secondo il direttore dell’unità operativa complessa di cardiologia clinica prof. Colivicchi la polipillola intende proprio migliorare anche la qualità di aderenza al farmaco dei pazienti, importante per il buon andamento della prognosi. I pazienti che arrivano ad un infarto grave spesso sono predisposti anche ad altre malattie gravi per le quali già assumono o inizieranno ad assumere decine di pillole. Riuscire a condensare tre pillole in una sola riduce di molto il numero di assunzioni giornaliere, rendendo più regolare la terapia.
La polipillola è studiata per ridurre rischi di salute senza apportarne nuovi se non quelli che sono già evidenti dal trattamento classico.
Nello specifico:
Quindi l’assunzione unica della polipillola presenta gli stessi effetti collaterali dell’assunzione singola delle tre pillole. Quali sono questi effetti collaterali?
Se il paziente presenta un’intolleranza alle statine o lamenta tosse dopo l’assunzione di ACE inibitori, avrà gli stessi problemi con la polipillola. L’assunzione, quindi, dovrà sempre avvenire sotto osservazione medica.
Tuttavia, le dosi dei tre farmaci presenti sono fisse nella polipillola. Non possono essere modificati i dosaggi per adattarli al paziente. Questo però non ha impedito agli studi di avanzare nella ricerca e non influenza l’efficacia del metodo in un regime di prevenzione. L’uso di questi tre farmaci per pazienti con precedenti di infarto è davvero comune ormai, si parla circa del 50% dei casi. Per questo, iniziare a somministrare una pillola anziché tre sarà non solo un alleggerimento del carico di pillole per questi pazienti ma anche un contenimento dei costi per il sistema sanitario nazionale. Questo perché secondo AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) quando viene introdotta una polipillola il suo costo dovrebbe essere inferiore a quello sei tre farmaci singoli. Essendo anche farmaci non più legati al brevetto originali, potranno anche essere diffusi tra i farmaci generici.