Ti tolgono la patente se non stai attento a queste abitudini
La patente è un bene prezioso. Ecco perchè è necessario stare attenti a non farsela ritirare: ecco le abitudini da scongiurare per conservarla.
Coloro che possiedono un patente di guida hanno un obbligo da rispettare: le regole del codice della strada, indispensabili per la sicurezza di tutti e anche scongiurare sanzioni che possono arrivare anche al ritiro della patente di guida. Ed è proprio di quest’ultimo punto vogliamo parlare.
Intendiamo per ritiro della patente, la sottrazione da parte dei pubblici ufficiali del documento, operazione che viene fatta dopo un una infrazione del codice della strada.
Ritiro della patente: cosa comporta
Quando parliamo di ritiro della patente dobbiamo fare delle distinzioni tra la sospensione e il ritiro. La sospensione a volte può essere l’operazione che anticipa ritiro effettivo, ma tuttavia sono due modalità differenti.
La sospensione è un tipo di sanzione accessoria stabilita dal Prefetto, rendendo illecito guidare i veicoli del tipo di patente in questione.
Quando ci riferiamo al ritiro invece, non stiamo intendendo una sanzione, bensì un provvedimento amministrativo. Come anticipato, può essere la fase successiva alla sospensione, o può essere stabilita dalle Forze dell’Ordine, a seguito di una valutazione riguardo il rischio della guida del conducente.
I motivi di ritiro di patente
I motivi del ritiro della patente possono essere differenti e variano a seconda della infrazione del conducente: vediamo i più comuni.
- Guida in stato di ebrezza: il codice della strada stabilisce tramite gli art.186 e 186 bis, sanzioni economiche e accessorie. Il valore limite di questa infrazione è pari a 0,5 g/litro.
Qualora ci fosse un rifiuto di effettuare l’alcoltest sono previste pene massime e anche la confisca del veicolo. A seguito di un ritiro per guida in stato d’ebrezza, a seguito del periodo di sospensione, si richiede un’idoneità dalla Commissione medica locale. - Guida con il cellulare: in questo caso il nostro Codice della Strada stabilisce tramite l’art. 173, una sanzione amministrativa (può andare dai 161 a 647 euro) e la sospensione della patente qualora fosse un caso di recidiva (entro 2 anni dopo). ll ritiro può andare fino ai 3 mesi.
- Patente scaduta: qualora il documento fosse scaduto il rischio è di una sanzione amministrativa che può arrivare fino ai 644 euro. Per quanto riguarda la sanzione accessoria invece ci sarà il ritiro della patente scaduta.
- Superare i limiti di velocità: è il caso più comune e in questo caso ci sono due modalità in cui può avvenire una sanzione accessoria. Il primo caso, se il superamento avviene tra i 40 e i 60 km/h comprende: una sanzione che può arrivare fino ai 2.108 euro, sottrazione di 6 punti e sospensione della patente che può arrivare fino ai 3 mesi, ma di più se di tratta di recidiva.
La seconda modalità invece si rifà ad un superamento di di 60 km/h e prevede 2.108 euro, una multa amministrativa che può arrivare ad un massimo di 3.287 euro, la sottrazione di 10 punti e una sospensione che può arrivare anche ad un anno di tempo.