Il governo è al lavoro per riformulare le pensioni e il loro accesso. Potrebbe esserci dunque un ribaltone e a 58 anni te ne puoi andare a casa.
Quest’anno scadrà sia Quota 102 che Opzione Donna, due misure che hanno cercato di superare l’incubo della legge Fornero – la quale prevede il pensionamento a 67 anni con 20 anni di contributi oppure 42 anni e 10 mesi di contributi a qualsiasi età (per le donne è un anno di meno).
Per evitare questo passo indietro il nuovo esecutivo dovrà quindi studiare un piano ad hoc e ci sono già le prime ipotesi, basate soprattutto su quanto detto in campagna elettorale. Ecco cosa potrebbe accadere.
L’Opzione Donna – che prevede il pensionamento anticipato a 58 anni e con anzianità contributiva di almeno 35 anni – ha offerto interessanti spunti di riflessione per poter far fronte all’incubo Fornero ora che proprio questo trattamento e Quota 102 stanno per scadere.
Si tratta dell’Opzione Uomo proposto da Giorgia Meloni, che prevede lo stesso meccanismo, ovvero l’anticipo della soglia minima a 58 anni e 35 anni di contributi. Ovviamente però i soggetti vedrebbero la loro pensione tagliata dal 13 al 31% per il principio di equità verso le nuove generazioni (che attualmente fanno già parte del contributivo).
Proprio questo taglio, per quanto legittimo, non aveva reso troppo popolare il trattamento per le donne e non sono molte quelle che hanno deciso di beneficiare del pensionamento anticipato.
Difficile dire, dunque, se l’Opzione Uomo avrà maggior successo o se dovranno essere valutate anche le altre opzioni proposte in campagna elettorale dagli altri partiti di centrodestra – che con Fratelli d’Italia forma il nuovo esecutivo.
Al momento sappiamo infatti che Matteo Salvini (Lega) ha promosso Quota 41, mentre il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha proposto l’innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro.
Ci sono inoltre i ricalcoli da fare per l’adeguamento all’inflazione, per cui tutti i trattamenti pensionistici saranno rivalutati al 7.9%. Sono quindi molti i punti da tenere in considerazione prima di muoversi e proporre qualsiasi tipo di trattamento, per quanto tutti concordano nel dire che la legge Fornero deve essere superata.