Se temi che il bonus edilizio sia cambiato, ebbene sì. Ci sono dei cambiamenti ma cerchiamo di capire quali sono. Super bonus edilizia, riparte la cessione dei crediti, ma ci sono cambiamenti difficili.
Stando alla circolare 33/E dell’Agenzia delle Entrate, ci sono delle novità importanti per quanto riguarda lo sconto in fattura o alla cessione dei bonus edilizi. Questo perché i decreti Aiuti e Aiuti Bis sono stati convertiti in legge. In cosa consistono questi cambiamenti?
In parte viene allentata la responsabilità solidale per gli acquirenti dei pacchetti crediti in quanto vengono chiamati in causa solamente in caso di dolo e colpa grave, cioè praticamente in caso di truffa. Per chi acquista crediti di imposta sono stati stabiliti degli indici di diligenza secondo i quali ci saranno controlli più particolareggiati e frequenti. Sono state chiarite anche delle procedure da seguire in caso di ritardi o errori nella comunicazione.
Ma vediamo questi cambiamenti uno per volta. Iniziamo dalla definizione di dolo e colpa grave.
La responsabilità solidale di chi applica lo sconto in fattura o cede il credito è stata chiarita nella circolare menzionata sopra. Tale responsabilità viene reclamata in caso di mancata sussistenza anche solo in parte dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta. La mancanza dovrà essere ovviamente accertata.
Nella circolare sono stati fatti degli esempi:
Queste sono due casistiche generali che possono implicare il richiamo alla responsabilità solidale degli acquirenti dei pacchetti crediti. Vediamo ora cosa succede in caso di cessione dei crediti.
Secondo la circolare, ci saranno delle novità anche sulla cessione dei crediti. Sarà consentito alle banche la cessione dei crediti a soggetti che non siano gli utenti o consumatori finali effettivi. Questi soggetti avranno anticipatamente aperto un conto corrente con la banca interessata e non potranno a loro volta operare successive cessioni. Anche il correntista che cede il credito non potrà svolgere altre cessioni.
Non sarà necessario per l’acquirente ripetere l’istruttoria sui crediti se la banca consegnerà a tale acquirente tutti i documenti necessari a dimostrare che è stata diligente al momento dell’atto di acquisto.
Cosa fare se invece ci sono problemi nella comunicazione? Vediamo quali novità riserva la circolare.
Cosa fare quindi se ci sono dei ritardi di comunicazione per il superbonus? Stando alla circolare si potrà avviare una remissione detta “in bonis” che permette di inviare la comunicazione entro la data 30 novembre 2022. Il 30 novembre è la scadenza ultima per la consegna della dichiarazione dei redditi. Chi deciderà di avvalersi di questa procedura dovrà pagare una sanzione minima.
In caso di errori invece? Che fare? Sono stati contemplati due categorie di errore: formale e sostanziale. Se si tratta di un errore di tipo formale (dati catastali errati, stato avanzamento lavori errato, si potrà inviare una segnalazione PEC. Se l’errore invece è di tipo sostanziale (cioè influisce gravemente su elementi del credito ceduto) si può inviare una nuova comunicazione a sostituzione di quella errata entro il 5 del mese successivo all’invio errato.
Gli indici di diligenza sono dei criteri che vanno rispettati per evitare controlli sui bonus. In caso di mancato rispetto dei criteri indicati dalla legge, i controlli sui crediti fiscali saranno più serrati.
Due di questi criteri sono l’incoerenza reddituale o tra profilo finanziario e valore credito. Rientra anche la sproporzione tra ammontare crediti ceduti e valore immobile. Ovviamente anche la mancata effettuazione dei lavori è tra i criteri citati.