Spugna del bagno se hai questo tipo, sbrigati a buttarla non sai che rischi corri
La spugna in bagno è sempre tenuta a portata di mano, sia che ci si stia lavando in vasca, sia in doccia. Ma non sempre la spugna si presta molto bene all’utilizzo per il quale è destinata. In determinati casi può essere anche deleterio per la pelle lavarsi strofinandosi con una di esse.
Il riferimento è a un tipo particolare di spugna, che, stando a quanto sostenuto dai dermatologi, non farebbe bene alla nostra pelle. Vediamone insieme il motivo. Innanzitutto si tratta delle spugne a rete, che secondo gli slogan dovrebbero detenere delle proprietà esfolianti, aiutando a rimuovere efficacemente le cellule morte, e di conseguenza coadiuvare la circolazione, facendo apparire la pelle liscia e morbida, oltre che luminosa.
Ma secondo studi accurati in dermatologia, questa tipologia di spugna non porterebbe a niente di buono. Il 98% dei dermatologi, in particolare, ne sconsiglia l’impiego e il Dott. Matthew Knight, direttore e titolare dell’Istituto Dermatologico Knight non ha mezzi termini all’atto dell’affermazione di come sia meglio buttare le spugne a retina considerate e non utilizzarle più, puntando su altro.
Perché non usare la spugna a retine
Può sembrare paradossale, ma è proprio per le proprietà esfolianti che si verifica l’inconveniente. Esfoliando la pelle, la spugna a retine accumula le cellule morte che si annidano sulle retine stesse. Una volta che stazionano qui, e lasciate in un ambiente caldo e umido, qual è appunto il bagno, i batteri e le muffe proliferano nella spugna. I batteri nocivi si moltiplicano già nell’ambito di una sola notte, ciò per rendere conto dell’entità del fenomeno che le interessa.
Se poi la spugna medesima viene applicata da donne che hanno appena effettuato la depilazione, è anche peggio, poiché i batteri si insinuano nei piccoli taglietti della pelle, portando a infezioni della cute stessa. Inoltre le varietà di specie di batteri che possono accumulare sono davvero tante, come dimostrato da uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Clinical Microbiology. La conseguenza è che si può arrivare a diversi tipi di infezione, nel caso. Ma se proprio si trova piacevole usare questa spugna, ci sarebbe un modo per continuare a farlo senza le predette conseguenze?
Il rimedio per continuare nell’utilizzo
Vi è da premettere che non è proprio agevole nell’applicazione, ma lo si può applicare se proprio si tiene al fatto di continuare a utilizzare la spugna a retine. Essa dovrebbe venire accuratamente lavata a parte, dopo ogni lavaggio in vasca o sotto la doccia. All’uopo può passare anche per la lavastoviglie l’operazione anzidetta, e poi si dovrebbe lasciare ad asciugare, ma lontano dall’ambiente caldo e umido del bagno. Malgrado ciò, dovrebbe comunque essere cambiata ogni 3-4 settimane, anche prima se si sente odore di muffa, o se la stessa è visibile.