Detrazioni bollette, puoi recuperare una parte dei soldi, chi sono i privilegiati
Quest’anno sono stati previsti numerosi aiuti per le famiglia in difficoltà, soprattutto per quanto riguarda bonus di vario tipo, tra cui quelli per le bollette. Ci sono però anche alcune categorie che possono sfruttare le detrazioni per poter recuperare una parte dei soldi. Ecco chi sono i privilegiati.
Per molte famiglie il caro bollette è diventato a dir poco insostenibile e sono dunque numerosi gli interventi studiati dal governo per aiutare chi ne ha più bisogno. Tra questi ci sono senza dubbio i bonus, studiati sia per la spesa che per le utenze, al fine di riuscire a far quadrare i conti a fine mese.
Per alcune categorie, infine, sono state studiate anche delle detrazioni, per consentire ai contribuenti di versare meno tasse rispetto alla media. Non tutti però possono beneficiare di questa soluzione, ma solo alcuni “privilegiati”. Vediamo di chi si tratta.
Detrazioni per le bollette: quali categorie possono richiederlo
Come stabilito dalla legge, i titolari di Partita Iva e di imprese possono beneficiare delle detrazioni fiscali per le bollette. È importantissimo sottolineare però che non si tratta di utenze domestiche in alcun caso, ma solo per fini lavorativi.
Le famiglie dunque non possono affidarsi alle detrazioni fiscali per ottenere qualche sconto in bolletta ma solo i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e imprenditori individuali. Come anticipato, però, il governo è al lavoro su diversi bonus per favorire chi versa in condizioni di disagio maggiore.
Bonus per le bollette: in arrivo 150 euro a famiglia
Se dunque non è possibile per le famiglia ottenere detrazioni fiscali per le bollette, dal momento che è possibile beneficiarne solo per fini lavorativi, in questi mesi sono stati studiati diversi bonus per far fronte all’incubo del caro bollette.
In particolare nei mesi precedenti sono stati stanziati fondi per bonus del valore di 200 e 150 euro per i mesi di luglio e novembre. Un’ulteriore misura però è al momento in fase di studio, ovvero un altro sostegno contenuto nel decreto aiuti che in questi giorni dovrebbe essere sottoposto allo studio dell’esecutivo.
Per il mese di dicembre, dunque, potrebbero essere stanziati ulteriori 3 miliardi di euro per agevolare le famiglie in difficoltà e, in particolare, i precari e i docenti ATA con un reddito inferiore ai 20.00 euro.