Bonus e agevolazioni: tutto in scadenza, che Natale ci aspetta
Nelle prossime settimane tulle le agevolazioni e i bonus attualmente disponibili scadranno e potrebbero esserci pesanti conseguenze durante il periodo natalizio.
Tutte le misure decise dal governo Draghi negli ultimi mesi sono arrivate al capolinea, per cui l’attuale esecutivo dovrà presto decidere il da farsi. Nel caso gli aiuti non dovessero essere rinnovati la stangata sarà durissima.
Le accise tagliate sulla benzina, le agevolazioni per le aziende e i vari bonus per aiutare le famiglie in difficoltà, tutte misure approvate dal governo Draghi e che in queste settimane stanno per scadere. Vediamo quali sono le soluzioni al vaglio.
Bonus e agevolazioni: cosa succederà nelle prossime settimane
Il nuovo esecutivo dovrà quindi cercare di capire se rinnovare gli aiuti, o farlo solo in parte, per evitare che il prossimo Natale sia all’insegna della disperazione. Al momento sono disponibili ben 10 miliardi, ma gli aiuti, ad oggi sono senza dubbio costati molto di più.
Secondo i dati ufficiali, infatti, per il bonus sociale sono stati spesi in un solo anno circa 3,3 miliardi più 14,7 miliardi indirizzati agli sconti sulle bollette delle utenze di gas e luce. Di contro però eliminando questa misura la stangata potrebbe essere davvero fortissima. Gli ultimi aiuti scadranno il 31 dicembre, poco dopo Natale, ma è necessario capire come agire dopo quella data.
Accise sul carburante e agevolazioni alle aziende
Altre due misure prese negli ultimi mesi riguardano il taglio delle accise sul carburante e agevolazioni rivolte alle aziende – anche queste in scadenza rispettivamente il 18 e il 30 novembre.
Per quanto riguarda benzina, gpl e diesel, lo sconto è costato circa un miliardo al mese – ovvero 7,7 miliardi da marzo fino ad ottobre. Attualmente si è registrata una lievissima discesa dei prezzi, motivo per cui questo aiuto potrebbe essere rivisto.
Infine, per quanto concerne le aziende, si stima che mantenere gli sconti sull’energia per le imprese costerebbe 5 miliardi di euro. Una cifra considerevole che, se eliminata, potrebbe portare al fermo di alcuni macchinari per le aziende più piccole (che hanno ottenuto ad oggi una copertura del 30% sui costi totali).
In definitiva, come anticipato, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrà decidere se e dove indirizzare i 10 miliardi prima menzionati per cercare di far quadrare i conti e per cercare di non gettare nella disperazione le famiglie più indigenti.