Bonus da 150 euro: ci sarà una sorpresa per le pensioni d’invalidità
Per il mese di novembre proseguiranno gli stanziamenti di bonus per aiutare i soggetti in difficoltà. E ci sarà anche una sorpresa per gli invalidi.
Proseguono anche questo mese gli aiuti per le famiglie indigenti con il bonus da 150 euro – già stanziato a ottobre. Per il prossimo sostegno è inoltre prevista una sorpresa per le pensioni di invalidità.
Per far fronte al caro bollette e all’inflazione il governo ha stanziato fino ad oggi diversi aiuti destinati alle famiglie più indigenti e a particolari categorie di cittadini. Anche per il mese di novembre sono previsti ulteriori bonus, come quello da 150 euro sullo stipendio e ad usufruirne saranno in molti. Ci sono però dei ragguagli per chi lo otterrà tramite la pensione di invalidità.
Bonus da 150 euro: tutti gli aggiornamenti per gli invalidi
Come per i precedenti bonus, anche nel mese di novembre i sostegni saranno garantiti anche da chi riceve la pensione di invalidità civile e avrà le stesse caratteristiche dello scorso mese.
Ad ottobre infatti chi riceve l’assegno sociale, titolari di invalidità civile e chi ha indennità di accompagnamento ha avuto ad una rivalutazione anticipata del 2%. Soglia che non solo sarà mantenuta ma che vedrà anche un piccolo ritocco dello 0.2%.
È importante ricordare però che anche per il prossimo mese c’è un requisito fondamentale da rispettare, ovvero avere un reddito pari o inferiore ai 20.000 euro durante lo scorso anno.
Bonus da 150 euro: a chi sarà destinato
Non saranno però ovviamente solo gli invalidi a ricevere il bonus, ma diverse categorie di lavoratori. La differenza sarà soltanto nell’importo versato – per gli invalidi, come anticipato, c’è un ritocco totale del 2,2% per questo mese.
A parte questa particolare categoria, l’INPS ha già specificato che il sostegno sarà rivolto ai lavoratori domestici e dello spettacolo, dottorandi, lavoratori stagionali, pensionati e disoccupati che hanno indennità Naspi e Dis Coll, lavoratori autonomi e professionisti con Partita Iva – tutti con reddito annuo inferiore ai 20.000 euro.
Nel frattempo si sta studiando anche la possibilità di estendere i sostegni anche per il mese di dicembre destinandoli soprattutto ai precari e ai docenti ATA che abbiano un reddito massimo inferiore ai 20.000 euro.