L’ora solare sarà abolita per risparmiare energia? La decisione dell’Italia
Da tempo si discute in merito ad una proposta di totale abolizione dell’ora solare. Ogni anno si quantifica un determinato risparmio in termini di energia, nel periodo dell’ora legale. Verrà dunque esteso ulteriormente tale periodo?
L’attenzione è focalizzata sul cambiamento che potrebbe avvenire sul versante dell’ora legale/solare. Ci apprestiamo nuovamente ad effettuare un cambio di lancette. Ma sarà l’ultima volta? Qual’è la decisione dell’Italia?
Ciò è dovuto al fatto che, visto l’imperversare della crisi energetica, e il conseguente passaggio in rassegna di tutte le soluzioni possibili, specie quelle che sarebbero direttamente applicabili, si pone al centro anche la tematica del passaggio all’ora legale definitivo.
Come, del resto, sta già accadendo a tutte le tematiche aventi ad oggetto il risparmio d’energia. La questione posta non è relativa solamente al risparmio in termini monetari per gli utenti, ma anche alla carenza di fonti energetiche in sé.
La situazione per il cambio di ora
Parliamo quindi di un altro cambio di ora provvisorio o definitivo? Facciamo un passo indietro. La proposta di cui si è discusso in apertura risale all’estate 2018, fra giugno e luglio. Essa è avvenuta a livello europeo, promotori i paesi del Nord Europa, specialmente la Polonia e la Finlandia, che ne hanno avuto l’iniziativa, sostenuta poi da altri paesi della medesima area.
C’è da dire che, in seguito alla proposta, si è tenuta appositamente una consultazione fra i cittadini dell’Ue. Nell’ambito della medesima, il 76% di coloro che hanno espresso la propria preferenza, si sono dimostrati favorevoli a detta proposta di abolizione del cambio orario. Così da far rimanere sempre l’ora legale. Ma vi sarebbero due considerazioni importanti da fare.
E’ vero che ora imperversa la questione energetica, ma la consultazione già svoltasi non è stata a livello nazionale, ma globale, dell’Ue. Non tiene proprio conto delle peculiarità di ogni singolo paese. Non a caso, e qui viene l’altra considerazione, si è trattato solamente di una consultazione, allo scopo di orientare delle proposte in ambito legislativo.
La stessa non è infatti vincolante e la parte legislativa nei vari paesi, e a livello di Ue, rimane per ora inalterata. Nell’attuale situazione, si ripasserà all’ora solare nella notte fra il 29 e il 30 ottobre, e il prossimo cambio avverrà in quella fra 25 e 26 marzo. Vi era stata una richiesta, in ambito nazionale, anche al Governo Draghi, ma è ancora presto per trarne delle conclusioni, e, per ora, si procede come si è sempre fatto.