Assegno unico 2023: domande e aumenti, come richiederlo
Sono stati aggiornati i dati relativi all’assegno unico per chi ha figli a carico. Quante domande sono state fatte e come richiederlo.
Per aiutare le famiglie con reddito basso e figli a carico lo Stato ha da tempo istituito l’assegno unico con quote diverse a seconda dell’ISEE e dei componenti del nucleo famigliare.
Nell’ultimo anno questo prezioso strumento ha visto dei ritocchi per poter aiutare le famiglie più indigenti. Vediamo nel dettaglio come funziona, quali sono le cifre che spettano alle famiglie e quante domande sono state fatte negli ultimi anni.
Assegno unico: quante domande sono state accolte
Nel semestre di applicazione che va da marzo ad agosto, l’assegno unico ha raggiunto circa 9,2 milioni di figli – di cui 7,3 milioni non appartenenti a nuclei famigliari che percepiscono il reddito di cittadinanza. La media, dunque, per ogni figlio è stata di circa 145 euro per ogni figlio.
La maggior parte dei sostegni sono stati erogati al nord, dove la percentuale di figli raggiunti è stata del 47% – qui si ha anche la provincia (Bolzano) con la soglia minima di assegno, 132 euro. Al sud, dove la richiesta è minore però – circa il 34% di ragazzi raggiunti – si hanno anche valori più alti (in Calabria sono stati erogati aiuti per un valore di 166 euro).
Le cifre ovviamente aumentano nel caso in cui si abbiano figli disabili, per cui il termine medio è invece di 204 euro – con cifre che salgono in base all’ISEE dichiarato. Vediamo ora, invece, come si ottiene l’assegno unico.
Assegno unico: come richiederlo
L’assegno unico viene erogato dall’INPS anche senza aver ricevuto la domanda per il sostegno e varia in base al numero di figli. Al raggiungimento dei 22 anni di quest’ultimi però l’accredito viene sospeso automaticamente.
L’importo minimo, in assenza di ISEE, è di 50 euro, ma la soglia cambia se si presenta la dichiarazione. Per famiglie con reddito inferiore o pari a 15.000 euro infatti si può ottenere un massimo di 175 euro per ciascun figlio. Infine se l’ISEE è pari o superiore a 40.000 euro la cifra scende nuovamente fino al minimo – ovvero 50 euro.
Il ultima battuta vi ricordiamo che sono stati rivisti i parametri in seguito al caro bollette e al costo della vita, per cui a partire da gennaio l’importo mensile sarà ricalcolato con una maggiorazione del 9% per ogni figlio.