Avete acquistato delle patate e poco dopo hanno iniziato a germogliare? Ecco un trucchetto efficace per evitare questo problema.
Ovviamente quando si acquistano ortaggi si sta sempre particolarmente attenti alla consistenza e alla qualità, ma è impossibile non incorrere mai in problemi successivi, come la germogliazione delle patate.
Un problema che finora è stato preso sottogamba ma che comunque sarebbe meglio evitare il più possibile, soprattutto da parte di soggetti particolarmente delicati. Vediamo che succede quando una patata germoglia e come evitare che lo faccia.
In molti avranno già sentito parlare della solanina, una sostanza presente in moltissime piante che serve a difendere quest’ultime da parassiti e funghi. Una reazione del tutto naturale che però per l’uomo non è così salutare.
Per la precisione si tratta di un veleno per gli esseri umani, ma solitamente in patate sane, melanzane peperoni e pomodori è presente in quantità davvero ridotte e dunque non tossiche.
Il discorso però cambia radicalmente se mangiamo patate che hanno germogliato, perché proprio sotto il germoglio la concentrazione è decisamente più alta. Oltre a consigliarvi di non comprare patate che hanno già germogliato, se dovessero presentarsi in seguito potete tranquillamente rimuovere sia il germoglio che la parte sottostante. Ci sono comunque dei trucchi più che validi per evitare che questo accada.
Per evitare dunque che si formino i germogli sulle patate c’è un trucchetto che si può utilizzare ed è ovviamente sia a costo zero che ecologico. Vi basterà infatti prendere una mela metterla insieme alle patate – l’etilene al suo interno impedirà questo processo.
Ovviamente ricordate anche di tenere le patate al buio, in quanto il sole favorisce la formazione dei germogli, e di utilizzare un contenitore traspirante. Potete quindi utilizzare il vimini ma non la plastica.
Ad ogni modo è importante sottolineare che le quantità di solanina anche nel caso di patate germogliate non è letale e può causare problemi solo se si mangiano dosi eccessive e, soprattutto, se si consumano crude.