Alcuni comuni italiani hanno posticipato l’accensione degli impianti dei riscaldamenti: occhio alle nuove date posticipate!
Saltano le date previste per l’accensione degli impianti di riscaldamento! Alcuni comuni italiani hanno preso la decisione di posticipare le date previste. Decisione dettata dalle temperature più alte della media: un modo per ridurre i consumi e fare la propria parte per il risparmio energetico. Segniamoci le nuove date!
Abbiamo notato tutti che quest’anno le temperature sono decisamente più elevate rispetto al solito e proprio per questo motivo alcuni sindaci italiani hanno deciso di rinviare l’accensione degli impianti di riscaldamento! Scopriamo le tre regioni italiane che hanno modificato le date.
Bologna: in questa città la data è stata cambiata più volte: inizialmente era il 22 ottobre, poi il 2 novembre, ora si è stabilita quella del 7 novembre. L’arco temporale in cui potranno essere accesi i termosifoni sono tra le 5 e le 23 per un massimo di 13 ore al giorno.
Spostandoci nella città di Ravenna l’accensione sarà il 6 novembre, e l’accensione sarà per un massimo di 13 ore giornaliere, tra le 5 e le 23. Anche a Reggio Emilia è stata posticipata al 7 novembre con un massimo di 13 ore al giorno.
Modena e Rimini vivono la stessa sorte per quanto riguarda l’accensione degli impianti: la data ultima è quella del 7 novembre.
Milano: dopo una serie di posticipazioni, un’ordinanza comunale dettata dal sindaco ha stabilito che i riscaldamenti possono essere accesi dal 3 novembre, mentre negli uffici comunicali da lunedì 7 novembre. È stato comunicato tramite i social network direttamente da Giuseppe Sala che ha consigliato i suoi concittadini di fare un uso consapevole del riscaldamento.
Sempre il 3 novembre sono stati accesi ufficialmente gli impianti anche nelle città di Mantova, Brescia e Voghera. Mentre il 4 a Pavia e il 7 a Vigevano.
Torino: la data in questa città è stata posticipata e di fatto è partita dal 3 novembre, il primo cittadino Stefano Lo Russo ha firmato un’ordinanza che sancisce una riduzione delle ore di accensione. Per un massimo di 10 ore al giorno fino al 30 novembre. I limiti per quanto riguarda il riscaldamento sono dovute dalla cattiva qualità dell’aria che ha superato i limiti da tempo ormai.