Cartelle esattoriali: rottamazione sotto i mille euro
Per favorire le famiglie, già gravate dal caro bollette e l’aumento dei prezzi, il governo ha disposto la rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i mille euro.
Quest’anno, data l’inflazione e l’aumento delle bollette, l’esecutivo si è messo al lavoro per aiutare le famiglie in difficoltà.
Come ogni anno sono molte le cartelle esattoriali arrivate dall’Agenzia delle Entrate che hanno anche cifre piuttosto elevate. Una spesa che può diventare anche importante per le famiglie, quest’anno già gravate dall’inflazione e dal caro bollette.
Proprio per questo il governo Meloni si è messo al lavoro su un piano per rottamare le cartelle esattoriali sotto un certa cifra – ovvero sotto i mille euro. Vediamo nel dettaglio la misura.
Cartelle esattoriali sotto i mille euro: quali sono quelle interessate
Sono purtroppo molte le spese che quest’anno le famiglie italiane si troveranno ad affrontare – soprattutto a causa del caro bollette ma anche dall’inflazione. Molti dovranno stringere la cinghia per arrivare a fine mese e tagliare moltissime spese, ma è comunque un quadro abbastanza critico per alcuni soggetti particolarmente indigenti.
Per questo il governo negli ultimi mesi ha studiato diversi bonus – tutti previsti dai vari Decreti Aiuti studiati dall’inizio della pandemia – ma anche delle soluzioni per facilitare chi ha un reddito particolarmente basso e ha ricevuto a casa la temutissima cartella esattoriale.
In particolare l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha definito i dettagli per la rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i mille euro e permettere dunque la cancellazione del debito. Tra i primi interessati ci sarebbero gli over 50 no vax che hanno ricevuto la cartella proprio per non essersi sottoposti al trattamento – con una multa che si aggira intorno ai 100 euro.
Sono inoltre previste anche delle agevolazioni con rateizzazione in 5 anni per chi ancora non ha ricevuto la cartella esattoriale e si sta studiando anche un saldo e stralcio per permettere di tagliare fino all’80% delle quote di cartelle arrivate non oltre il 2015 e che possono arrivare fino a 2.500 euro. Una vera tregua fiscale per respirare le famiglie italiane che, in questo periodo, hanno notevoli difficoltà.