Arrivano le tegole fotovoltaiche, nessuno se ne accorgerà

Arrivano le tegole fotovoltaiche che non danno nell’occhio – newsecologia.it

Avete deciso di puntare sul fotovolaico? Si tratta di una scelta eco-sostenibile per produrre energia elettrica in maniera green e fa anche molto bene al portafogli, specie di questi tempi. Se non volete l’ingombro dei pannelli, da oggi c’è una novità: le tegole fotovoltaiche! Non ci si accorgerà della differenza rispetto a tegole normali. 

E’ una novità di rilievo, che si applica al posto delle normali tegole, protegge l’abitazione, e produce sia elettricità che calore. Cosa volere di più? Si adatta anche ad edifici storici, al fine di preservarli, e senza rinunciare alla possibilità di produrre energia e calore!

Il brevetto è della Paxos e non è il primo tentativo in questo senso. Già una micro-impresa vicentina, la Dyaqua, è nella fase sperimentale di un proprio progetto di coppi fotovoltaici. Anche se, nel caso della Paxos, ciò si riconduce anche alla possibilità di generare calore.

Il progetto, nell’ultimo caso, è stato intrapreso e portato avanti dalla Paxos in collaborazione dell’Università di Colonia. Le versioni attualmente disponibili sono due, di cui una in terracotta (versione mediterranea), e l’altra in nero classico. Scopriamone di più.

Le coperture Paxos

La copertura con tegole fotovoltaiche in nero della Paxos – newsecologia.it

A parte la versione in terracotta, resta da chiarire la composizione, in termini di materiale, per la versione in nero. Si tratta di una copertura realizzata come modulo vetro-vetro, dalla sigillatura in butile del bordo. Il butile, materiale sintetico che garantisce morbidezza ed elasticità, è utilizzato in applicazioni come quella in oggetto, richiedenti una protezione chimica di un certo livello.

La cornice in alluminio, sempre per il modello in nero, inoltre, protegge da infiltrazioni d’acqua, e anche con specifico riferimento all’acqua salata. Protegge anche i bordi e gli angoli del modulo di vetro.

Entrambe le tipologia di copertura possono essere collegate direttamente sia all’accumulatore di energia che alla pompa di calore, con le prerogative di un sistema ibrido fotovoltaico-termico.  Per la parte termica, vi è una condotta dell’aria che ser e a raffreddare le celle. Ora, la tecnologia in oggetto vi ha abbinato una pompa di calore che riutilizza l’aria calda espulsa come fonte calorifera, preziosissima.