Assegno unico dimezzato alle coppie separate, cosa sta succedendo?
Molti genitori separati hanno segnalato problemi con l’assegno unico per i figli, ma l’INPS è intervenuta per spiegare cos’è successo.
Sono molte le segnalazioni arrivare di recente che vedono questa misura dimezzata, motivo per cui è bene fare chiarezza.
Di recente molti genitori separati hanno segnalato un problema con l’accredito dell’assegno unico per i figli – che è arrivato con una notevole riduzione dell’importo normalmente erogato.
A spiegare esattamente cos’è successo è intervenuto infine l’INPS, che ha spiegato come funziona la normativa attualmente in vigore e come funziona questa misura per genitori con figli a carico.
Assegno unico, perché le coppie separate hanno l’importo dimezzato
Nelle ultime settimane un caso interessante è stato sollevato da diversi genitori soli che hanno parlato con l’associazione Smallfamilies per capire il motivo del taglio relativo all’assegno unico per i figli. In poche parole in molti hanno trovato un importo ridotto rispetto ai mesi precedenti.
L’INPS è dunque intervenuta cercando di fare chiarezza e spiegando che, per com’è scritta al momento la normativa che regola questo sostegno, la maggiorazione sull’assegno è previsto solo nel caso in cui la famiglia sia composta da due genitori entrambi lavoratori. La misura è stata stabilita per incentivare i soggetti con figli a carico a non lasciare il lavoro, ma presenta delle evidenti falle.
In poche parole prima è stata erogata una maggiorazione di 30 euro al mese anche ai genitori single per poi essere tolta (riducendo l’assegno) dopo aver notato l’errore di procedura nei pagamenti. In molti però hanno fatto notare che si tratta di condizioni penalizzanti a livello economico, perché non comprende il caso in cui i genitori siano separati o che uno dei due non ci sia per qualsivoglia motivo.
Assegno unico, come intende procedere l’INPS
Sembra però che le somme erroneamente attribuite siano in fase di recupero, per cui alla fine l’assegno risalirà alla cifra stabilita a monte – facendo quindi rientrare il problema.
Questo però ovviamente non risolve la questione per le famiglie monogenitoriali, che comunque non avrebbero diritto alla maggiorazione a causa della norma attualmente vigente. Sono state scritte anche diverse lettere al Presidente Mattarella per sottoporre la questione, ma non è chiaro se arriveranno modifiche al testo che permettano anche ai genitori soli di beneficiare della misura.
Nel frattempo comunque l’assegno unico potrebbe cambiare con il nuovo esecutivo, dal momento che la ministra per la Natalità, la Famiglia e le Pari opportunità – ovvero Eugenia Roccella – ha di recente commentato la misura parlando della possibilità non solo di mantenerlo perché preziosa ma anche di implementarla in vista delle attuali situazioni economiche in cui versano molte famiglie.