Dicembre porta con sé importanti novità per quanto riguarda i dipendenti pubblici e le loro buste paga, che vedranno un vero e proprio raddoppio.
Per il prossimo mese è previsto l’arrivo di un sostanzioso stipendio per alcuni lavoratori del settore pubblico.
Arrivano ottime notizie per i lavoratori del settore pubblico, che per il prossimo mese ovvero dicembre avranno una busta paga particolarmente sostanziosa. Non solo infatti sono previsti i calcoli per la l’attesa tredicesima – che del resto arriva ogni anno, ma anche l’arrivo di un altro sostanzioso compenso.
Non tutti però sono interessati da quest’opzione, per cui cerchiamo di fare chiarezza su chi avrà una busta paga particolarmente “pesante” per il prossimo mese e per quale motivo ne avrà diritto.
Sembra insomma che lo stipendio del prossimo mese, ovvero dicembre, sarà decisamente più ricco per alcuni lavoratori della pubblica amministrazione. È infatti previsto, oltre la tredicesima, anche l’accredito di arretrati di ben 50 mensilità che verranno aggiunti proprio alla fine dell’anno corrente.
Saranno ben oltre 2 milioni i dipendenti pubblici che riceveranno questa positiva sorpresa sulla busta paga del prossimo mese e in particolare parliamo dei dipendenti della sanità, della scuola e anche degli enti locali e delle camere di commercio. Sono invece esclusi gli impiegati ministeriali e delle agenzie fiscali che hanno visto il rinnovo del contratto circa sei mesi fa.
Sono stati dunque sbloccati per alcune categorie gli arretrati maturati fin dal 2019, che hanno già da tempo diritto ad un aumento degli stipendi che purtroppo non è ancora arrivato. In particolare dopo la firma da parte dell’Aran (l’agenzia negoziale per il personale delle Funzioni locali) i lavoratori sono stati divisi in 3 categorie che avranno diritto a diversi arretrati.
La prima avrà (comprendenti anche il personale ausiliario) un aumento di 56-61 euro con l’arretrato una tantum che oscilla tra i 1.210 ai 1324 euro; la seconda (che comprende dipendenti con competenze specifiche) avrà un aumento di 59-69 euro e un assegno per gli arretrati che va dai 1.278 a 1.506 euro; infine la terza categoria (ovvero chi ha incarichi di alta responsabilità ed importanza) avranno un aumento tra i 66 e i 77 euro con un assegno per gli arretrati che andrà dai 1442 ai 1670 euro.
Ciò che però al momento preoccupa gli esperti e che al momento sono stati erogati gli arretrati, ma per mantenere l’aumento dei salari a causa dell’inflazione ci vorrebbero ben 16 miliardi di euro che al momento non sono disponibili.