Scaldabagno, una vera e propria sanguisuga dell’elettricità: come risparmiare sui consumi
Lo scaldabagno è ovviamente indispensabile in casa, ma è anche una vera e propria sanguisuga dell’elettricità, ecco come risparmiare sui consumi.
Ci sono diversi accorgimenti che si possono adottare per evitare di ricevere una bolletta particolarmente salata.
Con l’arrivo dell’inverno lo scaldabagno diventa uno strumento assolutamente indispensabile nella nostra abitazione, anche se purtroppo si tratta di un oggetto particolarmente energivoro. Per fortuna però sono diversi gli accorgimenti che possiamo adottare per evitare il salasso quando arriva la bolletta. Vediamo dunque come possiamo risparmiare senza privarci di questo essenziale strumento.
Scaldabagno, come funziona e quali modelli esistono
All’interno di una casa lo scaldabagno è ovviamente è uno strumento fondamentale, soprattutto se abitiamo in un palazzo con impianti di riscaldamento centralizzato. In questo caso infatti l’apparecchio diventa utilissimo per fornire acqua calda sanitaria in via istantanea. Essendo così essenziale in casa, spesso ne sottovalutiamo i consumi, che rappresentano circa il 18% della nostra bolletta – parlando dei modelli elettrici, ormai preferibili a quelli a gas.
Prima di capire quale modello si adatti meglio alle nostre esigenze, è importante capire come funziona uno scaldabagno. Al suo interno si trova la resistenza elettrica e l’acqua, quando scorre nel dispositivo, viene scaldata ad alte temperature in poco tempo (e poi mantenuta tale grazie la presenza di un isolamento termico).
Ovviamente consumi variano in base al modello, alla capacità ma soprattutto all’efficienza energetica; nonostante ciò che è possibile fare delle stime approssimative. Generalmente gli scaldabagni elettrici dai 30 ai 50 litri consumano circa dai 47,83 ai 113,16 Kw al mese; quelli capaci di accumulare fino ad 80 litri di acqua, pensati per nuclei familiari un po’ più numerosi, consumano in media 118,2 Kw mensili.
In commercio sono disponibili sia quelli istantanei – che, come suggerisce il nome, forniscono acqua calda sul momento – e quelli ad accumulo, che invece hanno una certa capienza ma necessitano di molta energia per mantenere costante la temperatura dell’acqua.
Scaldabagno elettrico, quale scegliere
A prescindere dal modello che intendiamo acquistare, dunque istantaneo oppure ad accumulo, il primo consiglio che ci sentiamo di darvi e di comprarne uno ad alta efficienza; il costo iniziale sarà senz’altro superiore, ma lungo termine vi consentirà di risparmiare molto sulla bolletta elettrica.
Molti inoltre, tra i modelli più recenti, non solo hanno schermi digitali, ma sono anche dotati di Wi-Fi integrato, rendendo lo strumento gestibile da remoto tramite app sullo smartphone – dettaglio questo, ad esempio, che vi permetterà di azionarlo a distanza prima di rientrare a casa.
Ricordatevi inoltre che è possibile fissare gli orari di accensione e spegnimento con un timer, così come si può regolare il termostato in modo da contenere i costi (circa 40 °C in estate e 60 °C in inverno).
Infine, sempre per poter risparmiare in bolletta, lo scaldabagno è più efficiente quando installato in zone della casa isolate termicamente e, soprattutto, vicino alle fonti di erogazione dell’acqua calda – come lavelli, vasche da bagno e docce (questo per evitare che il calore dell’acqua si disperda durante il tragitto nelle tubature).