E’ molto d’interesse per gli studenti universitari sapere quali siano, anno per anno, le agevolazioni a loro stessi riservate. Parliamo delle classiche borse di studio, per merito o per reddito, ma non soltanto. In questa guida, ogni genere di bonus richiedibile dagli studenti universitari per l’A.A 2022/2023.
Sono previsti, fra gli altri, sconti universitari sui trasporti, la possibilità di alloggiare gratis (anche se non in tutte le città). E poi agevolazioni sull’acquisto dei libri. Non da ultimo, le borse di studio da poter richiedere alla Regione, o direttamente all’ateneo frequentato.
inoltre, i prestiti d’onore, le collaborazioni studentesche (retribuite, all’interno delle strutture universitarie). Ovviamente, ci saranno specifici requisiti da rispettare. Vediamo tutto qui di seguito.
La no tax area è stata introdotta legislativamente nel 2017 e si applica in tutte le istituzioni universitarie pubbliche. Tutto parte dalla considerazione, naturalmente dell’Isee: un Isee al di sotto di 13.000 auro consente di non pagare l’iscrizione universitaria. Per i titolari di Isee che sia compreso fra 13.000 e 30.000 euro, ci sono comunque diverse agevolazioni.
Per le matricole, gli studenti universitari iscritti al primo anno, si applicano esclusivamente i requisiti di reddito. Mentre, per gli studenti che intendono iscriversi agli anni successivi, conteranno altresì i requisiti di merito. Per rinnovare l’esenzione o la riduzione, si dovrà avere almeno 10 cfu entro la sessione estiva, ossia entro il mese di agosto relativo al primo anno.
Per le successive annate è prevista la minima acquisizione pari a 25 cfu conseguiti in 12 mensilità fino al 10 di agosto. Inoltre, ogni anno, ogni ateneo eroga borse di studio per il merito. Ciò è previsto a livello statale, laddove si prevedono gli importi minimi che le borse di studio in questione dovrebbero rispettare. I criteri posti in essere sono stabilite appositamente dal Miur.
L’importo minimo per gli studenti in sede è pari a 1.981,75 euro, mentre per i pendolari 2.898,51 euro. Infine, per i fuorisede, l’importo minimo è 5.257,71 euro. Per come già vi si accennava, oltre alle borse statali, vi sono quelle regionali (per le quali vedere i bandi sul sito della Regione), e quelle erogate dall’ateneo (vedere il sito per il bando). Anche l’Inps indice borse di studio per i figli dei dipendenti pubblici.
E’ inclusa la possibilità di collaborazioni retribuite, per gli studenti rientranti nei requisiti agevolativi, con diversi enti regionali entro il limite delle 150 ore annue. In aggiunta, i prestiti d’onore erogati da alcune banche per il pagamento delle tasse universitarie. Un’agevolazione rientrante nello stesso ambito è il Fondo Studio.
Per ognuna delle dette agevolazioni vi saranno requisiti congiunti, ossia reddituali e di merito, stabiliti dall’ente che concede i fondi medesimi.