In arrivo la nuova Carta risparmio spesa come si richiede
Arriva una novità che potrebbe interessare a molti: nella nuova misura prevista dall’esecutivo ha inserito una Carta per il risparmio spesa.
Arriva la Carta risparmio spesa! La manovra 2023 l ha inserita per sostenere quelle famiglie che stanno vivendo difficoltà economiche causate dall’inflazione e dal caro energia. Le caratteristiche sostanziali di questa misura sono state espresse direttamente da Giorgia Meloni durante la conferenza stampa .
Disposizione che si oppone al cosiddetto caro-carrello, il nuovo governo ha deciso di stanziare 500 milioni di euro, una somma che era stata precedentemente pensata per l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Un’idea che ha avuto vita breve. Il motivo per cui non si è deciso di procedere con l’azzeramento Iva è per l’impossibilità di fare una distinzione di reddito tra i consumatori nel momento dell’acquisto.
Requisiti della Carta Risparmio
Si apprende direttamente dal comunicato stampa che questa misura è per coloro che hanno un reddito inferiore ai 15mila euro l’anno e potrà essere usata solo per comprare beni di prima necessità. Pe la sua gestione invece si pensa di includere i Comuni, a cui andrà inoltrata la richiesta.
I prodotti che potremmo acquistare: tralasciamo la procedura, da un punto di vista pratico cosa potremmo comprare con questa carta? Tendenzialmente il suo utilizzo è simile ai buoni spesa. Potrebbe essere usata dai nuclei che raggiungono quella soglia di reddito per avere sconti e vantaggi sull’acquisto di beni come pasta, latte, pane e prodotti per l’igiene personale.
Deve ancora essere stabilito il modo il cui è possibile procedere con l’adesione per quanto riguarda i punti vendita: di fatto sarà una gestione volontaria da parte dei negozi. Il Comune di residenza procederà poi con la comunicazione con tutte le specifiche riguardo la possibilità di beneficiare di sconti e occasioni.
Il presidente del consiglio ha specificato che si è pensato di fare una selezione con il decreto per alcuni prodotti, usando i 500 milioni di euro per ridurre i costi dei beni per gli incapienti tramite la rete dei Comuni. Precisando l’intenzione di fare un appello ai produttori e ai distributori per sostenere questa misura. Stabilendo prezzi, produtturi, distributori che hanno aderito all’iniziativa e come si potranno spendere le risorse.