Nuova proroga per il bonus bollette, cosa cambia per 2023
Arrivano interessanti novità che riguardano i bonus per le bollette, prorogato anche per il prossimo anno con qualche ritocco.
Vediamo cosa cambierà il prossimo anno per accedere ai bonus bollette, il sostegno istituito dal governo per aiutare le famiglie più indigenti.
In questi giorni è stata approvata la manovra economica per il 2023 da parte del Consiglio dei Ministri e tra i temi più importanti affrontati in questa sede c’era ovviamente anche il bonus bollette per aiutare le famiglie maggiormente colpite dall’inflazione e dall’aumento dei costi di gas e luce.
Sono state apportare alcune importanti modifiche per far sì che più famiglie possano accedere alla misura per tutto il primo trimestre del 2023. Vediamo quindi come cambieranno le cose per il prossimo anno.
Bonus bollette, com’è stata ritoccata la misura
L’approvazione della manovra economica per il 2023 è stata essenziale per capire anche come il governo intende muoversi in merito ai bonus stanziati negli ultimi mesi per aiutare le famiglie più bisognose e colpite dall’inflazione. Il sostegno per le bollette è stato rinnovato per tutto il primo trimestre del 2023, ma sono stati rivisti alcuni parametri fondamentali.
Ancora una volta bisognerà fare affidamento sull’ISEE, nonostante molti esponenti politici – e in particolare il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – volessero sganciare i sostegni da questo tipo di criterio (convinto che l’attuale “macchina” non consenta l’accesso al beneficio a tutti quelli che ne hanno concretamente bisogno.
Fortunatamente è stata quantomeno alzata la soglia, facendo sì che per il prossimo anno tutti coloro che hanno un ISEE inferiore o pari ai 15.000 euro possano accedere al sostegno. Resta invece invariata la soglia per le famiglie numerose (ossia con almeno 4 figli a carico), che possono accedere al bonus anche con un ISEE di 20.000 euro.
Bonus bollette, come accedere al beneficio
Per quanto riguarda l’accesso al bonus basterà presentare la Dsu – ovvero la dichiarazione sostitutiva unica – annualmente per ottenere un’attestazione ISEE che confermi la soglia di accesso al sostegno.
Inoltre anche i titolari del reddito di cittadinanza potranno usufruire del suddetto bonus, così come resta confermato il diritto anche per chi ha gravi patologie che necessitano l’uso di macchinari piuttosto energivori.
Negli anni passati il Ministero della Salute ha stilato una lista di tutte le apparecchiature che hanno diritto al sostegno, per cui è sufficiente controllare sul sito per scoprire in quali circostanze potete presentare la domanda.