Sei sul punto, o comunque intenzionato/a ad acquistare casa? C’è una buona notizia che si rifà ad un nuovo bonus appena introdotto. Esso serve per l’appunto all’acquisto di casa nuova, ma anche alle ristrutturazioni edilizie compiute sulla propria abitazione. Cerchiamo di scoprirne i dettagli.
Si tratta dei nuovi contributi per acquisto o ristrutturazione prima casa, da effettuarsi nei comuni al di sotto dei 3000 abitanti. Il provvedimento è inquadrato nell’ottica delle politiche a contrasto dello spopolamento dei piccoli centri.
C’è tempo per richiedere il suddetto bonus fino al 29 novembre 2022, quindi siamo davvero agli sgoccioli. In ogni caso vi è da considerare che non tutti potranno accedervi. Sono non pochi i requisiti e le condizioni cui attenersi. Vediamo la questione più nei dettagli.
Si tratta di un provvedimento adottato su base regionale, e fino ad ora vi ha provveduto in tal senso solamente la Regione Sardegna. La suddetta regione ha stanziato, a luglio 2022, ben 45 milioni di euro. Ad esserne interessata non è comunque la sol popolazione sarda, ma altresì chiunque voglia acquistare casa sull’isola e trasferirvi la propria residenza anagrafica nei 18 mesi successivi all’acquisto.
Lo stesso termine vale come distanza temporale rispetto a lavori di ristrutturazione eseguiti su un edificio in Sardegna, anche se il medesimo non sia posseduto da un residente nella regione. Anche in tal caso quindi, si potrà accedere al suddetto beneficio, trasferendo la residenza nei 18 mesi successivi.
Il bonus regionale, un contributo a fondo perduto, può ricoprire fino al 50% della spesa da sostenere, e comunque non oltre la soglia (per il bonus) di 15.000 euro per soggetto richiedente. A tal proposito, laddove si tratti di nucleo familiare, un solo soggetto potrà beneficiarne. E’ possibile poi, fermo restando il limite di 15.000 euro, richiedere il bonus congiuntamente fra diversi soggetti.
Il bonus spetta inoltre ai nuclei familiari “in fase di costituzione” secondo la lettera del provvedimento. Ovvero, anche una sola persona che intenda stabilire nell’edificio considerato la residenza della famiglia che si formerà. In merito agli interventi di ristrutturazione sono ricompresi nel provvedimento quelli di cui all’art. 3, comma 1, del DPR n. 380 del 5 giugno 2001.