Bonus una tantum per gli impiegati: come funziona
È stato stanziato 1 miliardo per il bonus una tantum per i dipendenti pubblici: scopriamo i requisiti e come funziona!
La nuova manovra ha stanziato 1 miliardo di euro per un bonus una tantum dedicato ai dipendenti pubblici.
Quella che era la vecchia indennità di vacanza contrattuale, prevista per i dipendenti pubblici troverà una misura di sostituzione: ovvero il bonus una tantum, scopriamo insieme come funzionerà!
Questo bonus per i dipendenti pubblici sarà pari all’1,5% dello stipendio. Stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Bonus per i dipendenti pubblici, una tantum
Come anticipato, parliamo di uno stanziamento di 1 miliardo di euro per pagare il bonus per i dipendenti pubblici, ovvero i lavoratori che svolgono le loro attività presso amministrazioni centrali come Ministeri, agenzie fiscali, enti non economici come INPS ed Inail e scuola.
Di fatto è una misura che comprende solo il 55% dei dipendenti pubblici che sommariamente sono 3,2 milioni di lavoratori. Coloro che rimangono fuori sono tutti quelli che operano in comparti del pubblico impiego come sanità, università, regioni, province e comuni e le città metropolitane. La spesa per questa misura dovrebbe quindi ammontare a 1,8 miliardi di euro.
Il governo ha stanziato la somma e sarà attribuita al Fondo per la contrattazione, ma non entrerà in contrattazione, dato che stiamo parlando di un contributo fisso, le risorse saranno suddivise dal MEF.
Tuttavia questa misura sarà distribuita sulle 13 mensilità e quindi entrerà come contributo mensile. Di fatto sarà un “emolumento accessorio” all’interno della busta paga. Misura fatta per compensare l’assenza del pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale, dato che non ci sono abbastanza fondi per farla. Questa misura storicamente stabilita nel 1993 aveva il chiaro obiettivo di recuperare l’inflazione.
L’inflazione ha oltrepassato l’11% nel mese di ottobre e si prevede che termini l’anno ai suoi massimi. Per mancanza di fondi il bonus una tantum non sarà utile come compensatore nei confronti dell’inflazione ma aiuterà una fascia specifica dei lavoratori della pubblica amministrazione, di più chi ha già uno stipendio medio-alto.
La somma sarà di circa 20,8 euro lordi al mese per la fascia retributiva più bassa e 54 euro lordi per la seconda fascia, mentre la prima vedrà una somma di 74 euro al mese.