La coppetta anticellulite sta spopolando negli ultimi anni: un vero e proprio strumento che si sta facendo amare. Ma sappiamo come funziona?
La coppetta anticellulite si è affermata negli ultimi tempi grazie anche all’utilizzo da parte di personaggi dello spettacolo ed è diventata così un oggetto di forte tendenza. La sua origine in realtà viene da un’antica tecnica che in pochi conoscono. Approondiamo la sua storia e capiamo come funziona!
Come dicevamo, le origini di questo oggetto portentoso non sono così recenti, tutt’altro, viene direttamente da una tecnica cinese, ovvero la coppettazione.
Questa tecnica viene da una forma di medicina alternativa che si pone l’obiettivo di aspirare a livello locale la cute, venne introdotta nel II secolo d.C in svariati centri di medicina cinese. Di fatto la coppetta cinese è composta da un piccolo vaso di vetro con un diametro di 5 cm, la sua applicazione prevede una localizzazione precisa per avere effetti. Bisogna dire che non esistono prove scientifiche che garantiscano effetti sugli organi e sulla cura delle patologie.
Se in Cina il suo utilizzo prevede la cura di malattie in occidente questa tecnica è usata per riattivare la microcircolazione, ossigenare i tessuti e drenare i liquidi. La sua azione è circoscritta a ridurre i cuscinetti su gambe e addome: ovvero per contratare la cellulite.
L’effetto di questo strumento viene dalla sua forma e dal materiale, infatti stimola un effetto denominato pull up: ovvero un’aspirazione locale sulla cute. Quando parliamo di coppettazione anticellulite non dobbiamo fare confusione e confornderla con quella di tipo statico, sono tecniche simili ma che hanno effetti fiversi. fondamentale non confonderla con la coppettazione statica (dry cupping).
Tornando alla coppetta anticellulite, i suoi benefici sono diversi: aiuta a ristabilire il microcircolo, l’azione pull up consente un maggior afflusso di sangue, effetto che permetterà alla pelle di essere più compatta e luminosa. Inoltre ha un’azione drenante per quanto riguarda i liquidi in eccesso, ideale per contrastare la ritenzione idrica. Elimina tossine e ossigena i tessuti, operando quindi sulla prevenzione rispetto a possibili infiammazioni.