Tredicesima, anche se lavori da poco l’hai maturata: ecco il conteggio da fare
Sapevi che hai maturato la tredicesima anche se hai lavorato poco? Ecco il conteggio da fare per calcolarla.
Ci sono dei parametri da rispettare per averne diritto, ma puoi averla anche se non hai lavorato molto.
La tredicesima è una mensilità ulteriore che solitamente spetta a tutti i lavoratori dipendenti – sia che abbiano un contratto a tempo determinato che indeterminato e sia che svolgano un lavoro pubblico che privato.
Anche se non hai lavorato molto nel corso di quest’anno, dunque, è molto probabile che ti spetti, basta eseguire un calcolo molto semplice. Vediamo dunque nello specifico chi ne ha diritto e come si conteggia.
Tredicesima, quali sono le categorie che ne hanno diritto
Come anticipato la tredicesima mensilità spetta sia ai lavoratori pubblici che privati a prescindere dalla tipologia di contratto – che può essere dunque determinato o indeterminato. Ne hanno diritto anche i lavoratori domestici come badanti e colf e i pensionati. Si può beneficiare di questa integrazione, inoltre, anche se il contratto si è interrotto prima della fine dell’anno solare.
Le uniche categorie che non ne hanno diritto sono i parasubordinati, i lavoratori a progetto e quelli autonomi. Lo stesso discorso vale anche per chi percepisce l’assegno di accompagnamento. Solitamente viene erogata a dicembre, ovvero con l’ultima busta paga o assegno di pensione dell’anno e per questo è legata alla retribuzione globale percepita nell’anno di riferimento.
Ogni mese infatti viene accantonato un rateo pari ad 1/12 dello stipendio e sono sufficienti anche solo 15 giorni di lavoro perché quest’ultimo venga contabilizzato – per questo anche se hai lavorato poco ne hai diritto. Per poterla calcolare dovete tener presente che si deve considerare il compenso lordo mensile ad esclusione di straordinari e bonus di ogni tipo.
Per questo, dunque, supponendo che un lavoratore abbia accumulato 6 mesi di lavoro con 2.000 euro di paga lorda, il calcolo da fare farà: (2.000 X 6):12. La soma, che in questo caso corrisponde a 1.000 euro, sarà la tredicesima a cui il lavoratore ha diritto. Ricordatevi infine che questa mensilità in più matura anche durante le ferie e i riposi annuali, così come anche durante le assenze per malattia e l’infortunio sul lavoro. Basta solo controllare il cedolino di ogni mese e tener presente del compenso lordo ricevuto.