Arriva un aumento per quanto riguarda le pensioni: scopriamo insieme cosa succederà e chi ci saranno tra i beneficiari!
Questo 2023 avremmo una novità per quanto riguarda le pensioni! Il governo Meloni prefigura una rivalutazione sulle pensioni a cadenza trimestrale invece che annuale. Il motivo è l’inflazione e la sua preoccupante crescita, questa modifica apparirebbe più efficiente rispetto quella passata.
Di fatto anche se può apparire una novità è una misura già stata provata, prima del 1992, ma scopriamo come funzionerebbe questa misura ai giorni d’oggi!
La cadenza trimestrale che potrebbe esserci dal prossimo gennaio prevede di fatto 4 aumenti all’anno, ma tutto ha delle disposizioni specifiche.
In pratica ogni 3 mesi l’INPS effettuerebbe il calcolo e la rivalutazioni per quelle pensioni considerando l’andamento dei prezzi al consumo. Questa modalità permetterebbe all’aumentare dei prezzi di vedere una maggiorazione anche da parte delle pensioni e degli stipendi, di modo che venga protetto il potere d’acquisto.
I dettagli di questo probabile cambiamento li ha forniti Claudio Borghi, capogruppo in commissione Bilancio al Senato e consulente economico per la Lega. La proposta dell’aumento trimestrale potrebbe includere anche gli stipendi ma solo a certi condizioni, prima di tutto se l’inflazione rimarrà elevata anche per il 2023. Il limite che farebbe attivare la rivalutazione ogni 3 mesi per pensioni e stipendi è il 10%.
I beneficiari sarebbero i cittadini con pensioni più basse, quindi coloro che percepiscono un assegno non superiore a 2.100 euro. La domanda è quanto ammonta una misura del genere? Borghi esprime un parere sull’eventuale rivalutazione trimestrale considerando l’andamento dell’inflazione, potrebbe arrivare ad un costo di 1 miliardo di euro, una somma decisamente importante.