Pensioni: salta l’aumento delle minime, cosa è cambiato?
In queste ore il governo ha spiegato che per quest’anno salta l’aumento della pensioni minime, ecco cosa è cambiato.
Era stato annunciato che nella Manovra per il 2023 ci sarebbe stato anche un aumento di questo assegno, ma le cose sono purtroppo rapidamente cambiate.
Negli ultimi mesi sono stati annunciati, da parte del governo guidato da Giorgia Meloni, un aumento di tutte le pensioni – con un ricalcolo dunque degli assegni e anche un aumento di quelle minime.
Ad oggi però le cose sono cambiate e Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, ha rivelato in queste ore che almeno per quest’anno gli assegni delle pensioni minime non vedranno l’aumento annunciato. Cos’è cambiato? Cerchiamo di fare luce su questa vicenda.
Aumento delle minime, perché è saltato?
Tra i vari interventi annunciati dall’inizio del mandato del governo si è a lungo parlato dell’aumento delle pensioni per adeguare la retribuzione al costo della vita. Mentre però dall’1 gennaio gli assegni regolari vedranno un effettivo ricalcolo, sembra che per le pensioni minime ci sia ben poco da fare per ora.
Ad annunciarlo è stato il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, il quale in queste ore ha spiegato che l’aumento fino a 600 euro che era stato promesso in questi mesi almeno per quest’anno salta e non è stato previsto alcun punto nella Manovra 2023. Non si esclude, tuttavia, che possa essere comunque rivisto entro la fine del mandato di questo esecutivo, ma ad oggi non ci sono i fondi sufficienti per garantire l’incremento promesso.
Nonostante, dunque, lo scatto sia stato escluso dai punti della Manovra, una revisione ci sarà comunque, dal momento che è prevista una rivalutazione di tutte le pensioni a 6 fasce e per le minime questo comporterà un ricalcolo del 120% rispetto all’aliquota fissa.
A questo deve essere aggiunto anche un incremento dell’1,5% – per l’adeguamento di tutte le pensioni sotto i 525,38 euro. In totale, dunque, i beneficiari dell’assegno minimo godranno di un aumento fino a 572,18 euro totali. Una magra consolazione, dal momento che la proposta iniziale era maggiore, ma al momento purtroppo i cittadini dovranno accontentarsi di questo ricalcolo in attesa che siano sbloccati nuovi fondi per poter rivedere i parametri.