Prevista la percezione di un sostegno, consistente in una pensione, per le casalinghe con inabilità. Le relative misure, ovviamente, prevedono dei requisiti ai quali si dovrà risultare uniformati.
In molti casi non si sa, ma è previsto altresì tale sussidio, che risulta molto utile. Le casalinghe con inabilità o disabilità possono così avere tutte le agevolazioni e i sussidi contemplati per le altre categorie di lavoratori.
Si riconosce in pratica anche quello della casalinga come un vero e proprio mestiere. Per l’erogazione conterà il limite di reddito ma anche la percentuale d’invalidità. Opportunità in più vi sono per chi risultasse iscritta al Fondo Pensione Casalinghe.
Il riferimento è alle casalinghe, ma si intende effettuato anche ai casalinghi, in presenza di uomini che si ritrovino nelle medesime condizioni. Ci riferiamo all’inabilità al lavoro con tanto di disabilità al 100%, un’età fra 18 e 67 anni, un reddito personale 2022 inferiore alla soglia di 17.050,42 euro. Infine, la cittadinanza italiana o europea, oltre alla residenza in territorio italiano.
Stessa regola per gli extracomunitari muniti di regolare permesso di soggiorno. Non è richiesta l’anzianità contributiva ai fini dell’accesso alla prestazione. La fattispecie riguarda tutti quei casi in cui vi sia una situazione permanente d’inabilità al lavoro, sempre compatibilmente con il livello di reddito.
L’importo erogato è identico a quello per l’invalidità civile, ossia 287,09 euro per 13 mensilità. A partire da gennaio 2023 sarà oggetto di rivalutazione, come per le altre pensioni. Per accedere alla prestazione, inoltre, vi è una documentazione da inoltrare all’Inps. Innanzitutto un certificato medico introduttivo da inviare per il tramite del proprio medico curante, per via telematica.
A seguire, l’inoltro in prima persona all’Inps della domanda d’invalidità civile. Sempre per via telematica. In alternativa, può provvedervi altresì il medico curante, anche in tale ipotesi, oppure un Caf o Patronato. Dopodiché ci si dovrà sottoporre ad una visita dinanzi a Commissione medica ASL, integrata nella composizione da un medico dell’Inps.
Necessaria quindi la redazione, ad opera della medesima, di un verbale d’invalidità, il quale attesti riconoscimento sia per l’inabilità al lavoro che per l’invalidità al 100%. Tutte le casalinghe con tasso d’invalidità inferiore al 74% possono iscriversi, per come accennato, al Fondo Pensione Casalinghe, un fondo previdenziale facoltativo.