Supermercati sociali, fantastica pensata: ecco dove si trovano e come funzionano
In questo delicato momento economico sono nati anche i supermercati sociali, vediamo dove si trovano e come funzionano.
Una bellissima iniziativa che cerca di contrastare povertà e disoccupazione ma anche lo spreco alimentare – una realtà purtroppo ancora molto diffusa.
Negli ultimi anni si è parlato moltissimo dell’aumento del costo della vita, ma gli effetti più gravi li abbiamo visti quest’anno, momento in cui si sono notevolmente alzati anche i costi delle utenze come luce e gas. Molte famiglia quindi sono al momento in ginocchio e non riescono ad arrivare a fine mese facendo quadrare tutti i conti.
Per aiutare questi soggetti, che purtroppo ad oggi sono tantissimi, sono nate molte iniziative e non riguardano sono i nostri bonus – voluti dal governo – ma di progetti molto più particolari che hanno il vantaggio da un lato di combattere disoccupazione e povertà, mentre dall’altro cercano di prevenire lo spreco alimentare. Si tratta dei supermercati sociali, una realtà in espansione in molte zone. Vediamo di cosa si tratta e come funzionano.
Supermercati sociali, una realtà incredibile: come funzionano e dove si trovano
In un momento come questo, caratterizzato dall’aumento dei costi della vita che hanno messo in ginocchio moltissime famiglie, nascono spesso iniziative solidali decisamente incredibili che presentano diversi vantaggi: combattere la povertà, la disoccupazione e anche lo spreco alimentare.
Sono gli obiettivi che si è prefissa la Svezia con i suoi supermercati sociali, nati per aiutare i soggetti e i nuclei famigliari che non riescono a fare la spesa e a provvedere alle spese necessarie. L’iniziativa è partita grazie alla catena Matmissionen (gestita dalla Ong Stockholm City Mission) e ad oggi ha già diversi punti vendita sparsi per tutto il territorio svedese – si contano al momento otto negozi.
Il meccanismo è molto semplice, si acquistano dai produttori confezioni scartare perché esteticamente non appetibili o perché hanno data di scadenza molto breve e vengono rivenduti in questi negozi a prezzi inferiori. Tutti possono acquistare in questi supermercati ma i soci che hanno reddito basso possono comprare a prezzi più vantaggiosi.
Oltre dunque ad aiutare le famiglie più povere e ad evitare lo spreco alimentare, la catena ha anche creato nuovi posti di lavoro, proponendosi di offrire competenze a chi è disoccupato, soprattutto i più giovani che studiano e cercano di lavorare. Una bellissima iniziativa, dunque, che si spera possa essere emulata anche in altre realtà europee e, perché no, anche in Italia.