Se avete intenzione di acquistare un’auto elettrica, sappiate che arriva finalmente un bel bonus per installare le colonnine.
Un’ottima iniziativa per permettere ai cittadini di effettuare il cambio e favorire la transizione ecologica permettendo loro di risparmiare una bella somma.
Per molti il problema dell’acquisto dell’auto elettrica – oltre ad un costo da non sottovalutare – è anche l’installazione della colonnina per la ricarica. Finalmente però sono stati sbloccati i bonus per l’acquisto, con percentuali decisamente favorevoli. Vediamo dunque qual è l’iter da effettuare per poter richiedere l’incentivo e in cosa consiste esattamente.
Negli ultimi anni sono stati molti gli incentivi proposti ai cittadini per l’acquisto delle auto elettriche, un’opzione prevista per facilitare la transizione ecologica e ridurre il problema dell’inquinamento. Non bisogna però sottovalutare che un grande problema è rappresentato anche dall’installazione della colonnina elettrica per la ricarica.
In molte città infatti queste cono già proposte dall’Enel, ma può capitare che sotto casa vostra non sia stata prevista e dunque ora vi chiedete come potete fare per ottenerne una e procedere all’acquisto dell’auto. Ebbene, in questi giorni il governo Meloni ha previsto lo sblocco dei bonus per l’installazione di colonnine private. Si può chiedere infatti una detrazione dell’80% per acquistarle e installarle, un sostegno piuttosto consistente.
Per poterlo richiedere si può andare sul sito del GSE – ossia Gestore dei Servizi Energetici – e accedere all’era privata entro il 31 dicembre. Vi basterà compilare il modello e utilizzare la Spid per portare a termine la procedura. Considerate che mediamente il costo per la colonnina privata va dagli 800 euro ai 1.800 euro – con un costo medio di circa 1.300 euro – per cui si tratta di un’ottima opportunità per risparmiare una bella cifra.
In definitiva si può infatti chiedere un rimborso fino ai 1.500 euro e, pertanto, è possibile concludere l’acquisto con soli 300 euro. Inoltre è bene ricordare anche che tutta la procedura è a carico del GSE, per cui gli utenti non dovranno contattare il proprio gestore di energia per ottenere l’incremento di potenza – che dovrà necessariamente passare da 3,5 a 6 kW.