Ricette mediche vai con la proroga per un altro periodo
Ci sono novità per quanto riguarda le ricette mediche: pare che ci sarà una proroga per un altro periodo! Scopriamo tutto quello che dobbiamo conoscere.
La misura per le ricette mediche verrà prolungata attraverso il decreto Milleproroghe in Consiglio dei ministri. In questo scenario i sindacati di medici hanno dichiarato che la ricetta dematerializzata offre l’occasione di poter dare cure migliori perchè non penalizzati dall’iter burocratico.
Dopo le proteste da parte dell’Ordine dei medici e dei sindacati di categoria, l’esecutivo ha deciso di procedere con la proroga circa la scadenza della ricetta dematerializzata, era infatti prevista per la fine di quest’anno. Quindi dal mese di gennaio, quindi, i medici di base potranno ancora inoltrare prescrizioni in via telematica.
Proroga per le ricette dematerializzate
Questa misura è nata per l’emergenza pandemica, con l’obiettivo non obbligare i pazienti ad ammassarsi negli ambulatori medici. Col tempo è diventato un vero e proprio strumento importante per i medici di base, i quali dichiarano che è una modalità che consente di curare meglio i pazienti proprio perchè non vengono sommersi dalla burocrazia, lo ha dichiarato Pina Onotri, segretario Generale del Sindacato Medici italiani.
La proroga è un grande passo e risultato delle proteste che si sono sollevate, ma è cruciale che questa soluzione diventi strutturale. In tal senso un ritorno al cartaceo procurerebbe solamente problemi, facendo assembrare le lunghe file di pazienti negli studi medici.
L’assenza della prescrizione telematica obbligherebbe i pazienti a recarsi negli studi e se pensiamo a tutti quei cittadini affetti da patologie croniche che non hanno bisogno di visite, si evince una vera e propria problematica da affrontare a livello sistemico.
Un eccesso di burocrazia provoca un vero e proprio danno ai servizi per i pazienti. Lo ha dichiarato Cristina Patrizi, segretario dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri di Roma e provincia. Ha continuato affermando che è ora di procedere con una semplificazione delle norme prescrittive. Conclude con l’auspicio che il governo si faccia carico di questa opzione per andare incontro ai bisogni dei professionisti sanitari, permettendogli di lavorare nelle migliori condizioni possibili.