Per il prossimo anno è prevista una superstangata che riguarda i prodotti per i fumatori e in particolare per quanto riguarda il costo del tabacco.
Nella nuova legge di bilancio sono previsti degli aumenti su alcune tipologie di prodotti, per cui i fumatori dovranno imparare a fare economia.
In queste ore la legge di bilancio ha visto il primo via libera da parte della Camera e tra i provvedimenti presi in questa sede ce n’è uno in particolare che riguarda i prodotti per fumatori, in particolare, il prezzo di tabacco e sigarette.
Sembra insomma che tutte le ipotesi finora fatte sulle tasse dei prodotti per i tabagisti si siano rivelate realistiche e a partire dal prossimo anno ci sarà un incremento dei prezzi, seppur con qualche sorpresa. Vediamo dunque cosa dice il testo in merito e in cosa consisteranno questi aumenti.
Tra i punti discussi nella legge di bilancio, che in queste ore ha ricevuto il primo via libera da parte della Camera, c’è anche l’aumento dei prezzi per il costo degli articoli per fumatori e in particolare per quanto riguarda il prezzo di tabacco e sigarette. A partire dal prossimo anno insomma ci sarà una superstangata che colpirà i fumatori più forte del previsto.
Con un emendamento presentato in commissione di bilancio alla Camera, si prevede infatti un aumento di entrambi, anche se per i pacchetti di sigarette sarà minore di quanto era stato previsto nelle ultime settimane. Ad aumentare considerevolmente sarà invece il costo del tabacco trinciato, le cui accise cresceranno nel 2023.
Al momento però non sono stati ancora diffusi tutti i dettagli di quanto proposto alla Camera, per cui non è ancora chiaro quanto aumenteranno rispettivamente tabacco e sigarette; nelle ultime settimane si è tuttavia parlato di un ritocco pari a 36 euro per ogni mille sigarette entro il 2023 – soglia che sarebbe dovuta crescere ogni anno fino a 37 euro nel 2025.
In poche parole le accise – o meglio, la sua componente fissa – dovrebbe crescere del 40% già a partire da gennaio (portando un aumento concreto di circa 20 centesimi), ma al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli su queste cifre e non si possono dunque considerare definitive.