Pensioni più alte dall’1 gennaio per tutto il resto dell’anno: ecco perché
Per il prossimo biennio e a partire dall’1 gennaio le pensioni saranno più alte per alcuni cittadini, ecco perché.
Sono cambiati alcuni parametri per la retribuzione pensionistica, per cui alcune pensioni saranno più alte per i prossimi mesi.
Uno dei temi sempre caldi e attuali è quello delle pensioni, per cui si attendono ancora i discussi aggiornamenti annunciati dal governo guidato da Giorgia Meloni. Alcuni di questi prevedono un innalzamento di alcune pensioni dovuti alla revisione di determinati parametri. Vediamo dunque quali saranno le pensioni interessate che a partire dall’1 gennaio vedranno un aumento rispetto al passato.
Pensioni più alte, dall’1 gennaio scatta la revisione di alcuni parametri
Per il prossimo biennio alcune pensioni saranno più alte ma non perché sono stati ritoccati gli assegni, quanto perché sono cambiati alcuni parametri essenziali per il calcolo pensionistico. In particolare, come anticipato nelle ultime settimane, sono stati rivisti i coefficienti di trasformazione, ovvero quelli che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo.
Un cambiamento che ovviamente rappresenta una buona notizia per molti, ma che purtroppo è dovuto al calo dell’aspettativa di vita dei cittadini – dovuto a causa delle ultime analisi dovute al Covid. Ad ogni modo, a beneficiare di questo aumento saranno i nuovi pensionai, ovvero coloro che lasceranno il lavoro a partire da gennaio. In poche parole, ad oggi, un soggetto che va in pensione a 63 anni prende mediamente 19.639 euro lordi l’anno (corrispondenti a circa 1.510 euro lordi al mese).
Se però attende l’arrivo di gennaio potrà beneficiare di un aumento considerevole, ovvero 20.112 euro lordi l’anno e 1.547 euro mensili – dunque un aumento di 37 euro lordi al mese. Il coefficiente rimarrà invariato per il prossimo biennio, come rivelato dall’INPS in queste ore; per cui tutti i lavoratori che andranno in pensione dall’1 gennaio di quest’anno fino al 2024 potranno beneficiare di questo aumento calcolato con il metodo contributivo.
In ultima battuta è bene precisare anche che i coefficienti di trasformazione sono anche legati all’età del lavoratore, dal momento che è in pratica sono direttamente proporzionali; dunque maggiore è l’età del soggetto e maggiore sarà il coefficiente di trasformazione.