Con la nuova manovra finanziaria è stato fissato il tetto al contante di 5.000 euro, ecco tutto quello che c’e da sapere per non incorrere in sanzioni.
Si parla da settimane ormai della modifica al tetto contante, ma non tutti sanno esattamente cosa vuol dire e quali sono le regole previste da questa normativa.
Con la nuova legge di bilancio cambierà ancora una volta la soglia del tetto al contante, ovvero la cifra che è possibile pagare con i soldi “fisici”. Si tratta della decima modifica avvenuta in soli 32 anni e che ha già generato moltissime polemiche nel mondo politico.
Al di là però delle critiche rivolte a questa misura, è bene tener presente quali sono le regole da rispettare per non incorrere in sanzioni. Vediamo dunque cosa prevede concretamente la manovra finanziaria e in quali casi vale il tetto al contante.
La nuova manovra finanziaria arriverà definitivamente l’1 gennaio 2023 e tra le decisioni prese in questa sede c’è anche il nuovo tetto al contante, ovvero la cifra massima che è possibile pagare con soldi fisici senza incorrere in sanzioni di alcun tipo. Proprio in tal senso, forse alcuni non sanno cosa prevede esattamente la normativa e in quali casi il superamento di questa soglia può essere punibile.
Partendo dal presupposto che dunque sarà possibile pagare in contanti una cifra massima di 4.999,99 euro, a partire dai 5.000 euro non sarà possibile effettuare pagamenti che implichino un trasferimento di denaro tra soggetti diversi, come stabilito dalla normativa attualmente in vigore. Ma cosa vuol dire esattamente questa definizione? In concreto si può pensare a situazioni come: