Mantenere una prole numerosa può essere complicato: lo sa bene Musa Hasahya con i suoi 102 figli da diverse mogli. In Uganda la poligamia è assolutamente legale.
I figli sono una gioia – per alcuni genitori – ma un eccessiva quantità potrebbe causare dei problemi finanziari decisamente importanti. Soprattutto se stiamo parlando di più di 100 figli. La storia che in Occidente potrà sembrare bislacca, non è lo è così tanto in Uganda, dove è normale avere più mogli e un numero alto di figli.
Musa Hasahya ha 67 anni e ha preso la decisione di smettere di allargare il suo nucleo familiare, piuttosto corposo. Durante un’intervista al Sun, un giornale inglese, ha narrato la sua storia dichiarando che i problemi sono circoscritti al suo reddito, sceso negli anni sempre di più proprio per il numero dei suoi figli.
Nell’intervista rilasciata si è concentrato sulla storia di come il suo reddito è andato negli anni a scendere vertiginosamente, vuoi per l’aumento della qualità della vita ma anche per la sua famiglia che con il tempo è diventata importante. Sposato con diverse donne nel corso degli anni è diventato complesso provvedere al mantenimento di tutti.
La consorte più giovane di Musa è Zulaika – il cognome nell’intervista originale non è stato riportato – è la madre di 11 figli. Ha dichiarato che non ha intenzione di avere altri figli, la situazione finanziaria non è delle migliori e che sta assumendo la pillola anticoncezionale.
Usare i contraccettivi in Uganda viene valutato in modo controverso, questo perchè il loro utilizzo rappresenta un segno di promiscuità sessuale e trasgressione. 1/3 della prole complessiva di Musa vive con lui nella fattoria: il più piccolo ha 6 anni e il più grande 51, 20 anni di più rispetto la sua moglie più giovane, Zulaika.