Periodo di influenze: vengono a mancare alcune medicine. Scopriamo cosa sta succedendo e dove.
Sembra proprio che non basti il periodo influenzale e il Covid che rimangono problemi da gestire. Le produzioni a rilento e l’invasione di massa alle farmacie proprio a causa del periodo influenzale ha prodotto un calo dei prodotti. In particolare questa situazione riguarda la regione Toscana e in particolare per l’età pediatrica.
Nello specifico i farmaci che mancano sono sciroppi per la tosse, (prodotti comprati molto spesso in questo periodo per i bambini) ma anche antibiotici, come amoxiccillina ma anche prodotti per l’aerosol e farmaci per l’influenza.
Invece per quanto riguarda i farmaci per gli adulti, abbiamo visto un calo soprattutto per quelle medicine come i generici o soluzioni similari. Per i bambini la situazione è decisamente più complessa perché non abbiamo la stessa varietà come negli adulti. Senza considerare che i bambini hanno bisogno di farmaci con dosaggi particolari.
Questa situazione aderisce bene al periodo influenzale che sta attraversando il suo apice. Al pronto soccorso del Meyer di Firenze è stato un luogo decisamente frequentato nelle ultime settimane, ci sono classi per l’infanzia che già dal mese di novembre hanno visto un vero e proprio calo degli alunni.
La richiesta di farmaci è decisamente sopra la media, rispetto alle cifre del passato. Il titolare della farmacia Tramonti a Firenze, Alberto Bargioni ha dichiarato che da quando i farmaci sono iniziati a mancare alcuni genitori hanno iniziato ad acquistare più confezioni anche se non gli servivano nell’immediato, delle vere e proprie scorte.
La direttrice retail delle Afam, farmacie Comunali di Firenze, Daniela Vannuzzi, ha sottolineato che il problema è nella reperibilità degli sciroppi con l’ibupofrene (per i bambini), antibiotici e prodotti usati per le malattie stagionali. In azienda hanno delegato una persona ad occuparsi di contattare i produttori. Il fenomeno è monitorato e quindi non serve creare allarmismi o fare scorte, serve la razionalità, conclude.
Il motivo, aldilà dei maggiori consumi è circoscritto alla fabbriche. Di fatto mancano proprio i materiali per confezionare i farmaci, come alluminio, plastica e i principi attivi. L’analisi dell’Aifa, ha registrato una somma di 993 prodotti carenti a causa di problematiche produttive. 725 di questi sono stati inseriti nella lista nell’ultimo anno. I numeri di quelli critici che hanno visto l’autorizzazione per l’importazione dall’esterno, sono circa 300.