L’anno non si apre nel migliore dei modi e fin dal 1° giorno sono previsti rincari sia per la benzina ma anche per le bollette.
L’aumento dei prezzi era già stato previsto ma in ogni caso sarà difficile farci i conti fin dall’inizio dell’anno.
L’inizio dell’anno sarà particolarmente difficile, soprattutto per gli automobilisti, dal momento che dall’1 gennaio sono stati previsti i rincari sul prezzo del carburante, che dunque non godrà più del taglio delle accise decise dal governo Draghi e successivamente confermata dall’attuale esecutivo. A rischio anche le bollette, che potrebbero dunque ulteriormente aumentare nei prossimi mesi. Vediamo come si prospetta dunque la situazione e cosa dobbiamo aspettarci dal 2023.
Finora insomma abbiamo goduto del taglio delle accise voluto prima dal governo Draghi e poi confermato nei primi mesi anche dall’attuale esecutivo. Che la situazione però sarebbe presto cambiata c’era da aspettarselo, ma i cittadini non si aspettavano che avrebbero dovuto farci i conti fin da dopo Capodanno.
Sembra infatti che l’orientamento di non concedere più sconti sul prezzo del carburante sia stato confermato e che dunque gli automobilisti non godranno più dello sconto di circa 18 centesimi sulla benzina – almeno stando agli ultimi aggiornamenti, dal momento che all’inizio con il decreto Ucraina era stato approvato un taglio di 30 centesimi.
Per gli automobilisti però non è l’unica cattiva notizia, dal momento che anche il pedaggio autostradale aumenterà con l’arrivo del nuovo anno – un incremento che in un primo momento si attesterà al 2% e che entro luglio 2023 arriverà al 3,34%. Bisognerà dunque iniziare a fare economia , soprattutto per chi ha la necessità di utilizzare l’automobile e di effettuare spesso lunghe tratte stradali.
Infine, come anticipato, i rincari potrebbero toccare anche le bollette, sebbene le notizie fino ad oggi siano decisamente contrastanti; per quanto concerne il gas infatti si prevede un aumento di circa il 20% – dovuto all’andamento dei prezzi internazionali – mentre per quanto riguarda l’elettricità si parla al contrari odi un calo del 19%. Si attendono dunque maggiori aggiornamenti in merito, soprattutto perché si attendono chiarimenti sullo sblocco delle modifiche dei contratti unilaterali previsti dal decreto aiuti bis.