Per quest’anno sono moltissime le novità introdotte dall’attuale governo, partendo dallo smart working e passando per il reddito di cittadinanza.
Con la nuova legge di bilancio sono state introdotte moltissime novità che riguardano soprattutto il mondo del lavoro.
Nelle ultime settimane l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha lavorato con impegno alla legge di bilancio, riuscendo ad introdurre molte (e a volte discusse) novità su più fronti – soprattutto per quanto riguarda il lavoro e la sua gestione.
Passando per lo smart working fino al reddito di cittadinanza, sono dunque molti gli aspetti che cambieranno nel corso di quest’anno. Vediamo dunque quali sono tutte le novità previste a partire dai primi giorni di gennaio.
Il governo guidato da Giorgia Meloni aveva promesso massicci interventi su più fronti grazie alla legge di bilancio e finalmente sono stati definiti e resi pubblici gli interventi previsti per quest’anno. Ad essere maggiormente interessato è il mondo del lavoro, con diverse novità che riguardano il taglio del cuneo fiscale, l’esonero contributivo ma anche la cassa integrazione.
Procedendo con ordine, è noto ormai da diversi mesi che sarebbe avvenuto il taglio del cuneo fiscale nella misura di due punti percentuali per i redditi fino ai 35.000 euro e un ulteriore punto percentuale per chi ha reddito massimo di 25.000 euro. Inoltre è stato previsto un esonero contributivo per chi assume donne svantaggiate under 36 del valore massimo di 8.000 euro.
In queste ore è stata inoltre approvato un fondo di 250 milioni di euro per finanziare nuovamente gli ammortizzatori sociali con 5 interventi diversi – ovvero una parte a beneficio delle imprese collocate in una zona di crisi industriale, una parte per prorogare l’integrazione del salario a causa di crisi aziendale al fine di trattare la gestione degli esuberi e una parte per sostenere i lavoratori dipendenti dalle imprese del gruppo Ilva.
Infine sono previsti aiuti anche per aiutare i lavoratori che dipendono da imprese che si occupano di pesca marittima e per gli operatori dei call center. Un’ulteriore quota è stata poi prevista anche per introdurre l’indennità di discontinuità agli operatori del settore dello spettacolo.
Come anticipato nelle ultime settimane, infine, anche lo smart working avrà degli importanti ritocchi, dal momento che è stato prorogato fino a marzo solo per i lavoratori considerati fragili – mentre chi ha figli a carico under 14 dovrà tornare necessariamente in ufficio.
Per quanto concerne il reddito di cittadinanza, forse il tema che ha generato più polemiche, è noto che le mensilità previste sono state ridotte da 8 a 7 e decade dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro (che ora può avvenire su tutto il territorio nazionale); inoltre per i ragazzi dai 18 ai 29 anni è subordinata anche alla frequenza di corsi formativi.
In ultima battuta è stata disposta anche la semplificazione delle procedure necessaria per il rilascio del nulla osta di lavoro per tutti i cittadini non appartenenti alla comunità europea; inoltre con il decreto flussi è stato previsto per il prossimo anno l’ingresso in Italia di ben 82.705 lavoratori stranieri.