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Carta Risparmio: come si richiede, chi può, e come funziona

La Carta Risparmio di prossima introduzione servirà a fare acquisti per i beni e i servizi essenziali – newsecologia.it

Oggi parliamo della carta risparmio, un’agevolazione richiedibile dai cittadini. ma, ovviamente, non da tutti. L’accesso all’agevolazione dipenderà da determinati requisiti, oltre al corretto espletamento della procedura di domanda. Cerchiamo di scoprirne di più. 

Parliamo nello specifico della Carta Risparmio spesa, una carta acquisti sociale da introdurre nel 2023. La stessa servirà all’ottenimento, da parte di famiglie in stato di bisogno, di buoni spendibili presso esercizi convenzionati.

La stessa erogazione, per il tramite della Carta, è stata prevista nella Legge di Bilancio attuale. Si potranno acquistare solamente determinati prodotti. Vediamo più nel dettaglio a chi spetterà e il suo funzionamento.

La Carta Risparmio 2023

La nuova Carta sarà utilizzabile presso tutti gli esercizi convenzionati – newsecologia.it

La Carta Risparmio verrà gestita da ogni Comune, e questa è una vera e propria novità. Si prevede che il Reddito di Cittadinanza, per il 2024, seguirà la stessa scia. La carta sarà ricaricata di una determinata cifra, volta a fare la spesa per beni essenziali, e a sostegno della detta misura saranno stanziati 500 milioni di euro.

La misura medesima è stata concepita in sostituzione ai tagli sull’Iva concernenti i beni alimentari, successivamente non previsti in Manovra. In merito ai destinatari, il riferimento è ai nuclei con reddito basso, e con un Isee che sia inferiore a 15.000 euro. Riprendendo il discorso precedente, la Carta Risparmio è poi stata preferita al taglio dell’Iva così da garantire un aiuto maggiormente selettivo e rivolto esclusivamente alle fasce più in difficoltà.

E’ a tali fasce che è rivolto l’aiuto per il contrasto dell’inflazione. La Carta consentirà di spendere fino ad un importo di 40 euro in beni alimentari, ma anche per bollette e spese sanitarie. Oltretutto dà diritto a degli sconti presso gli esercizi convenzionati. La misura dovrà essere perfezionata nelle settimane a venire, come riportato dalla Premier Giorgia Meloni, e in particolare dovranno essere selezionati determinati elementi tramite decretazione.

Lo scopo è di individuare gli alimenti fondamentali da collocare nel paniere tipo della famiglia italiana, sul piano legislativo. Dovranno poi essere precisate le modalità con le quali avanzare richiesta. Per ora si è chiarito solamente che la richiesta si baserà sull’ultimo Isee certificato ed in corso di validità e che il tutto verrà gestito dai Comuni, in merito all’erogazione.

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Michele De Luca