Ottime notizie in arrivo sul fronte delle buste paga per i lavoratori dipendenti. Per gli stessi infatti si registreranno degli aumenti fra dicembre e gennaio. Valutiamo attentamente tutti gli effetti.
Entrambi gli stipendi da lavoro dipendente dovrebbero dimostrarsi più cospicui. A fare la differenza il fatto che sia natale che Capodanno sono state riconosciute come giornate festive non godute e pertanto vi è la retribuzione di giorni in più in busta paga.
Ma anche e soprattutto le ultime novità, dal versante governativo, in merito ai tagli sul cuneo fiscale. Gli stessi sono previsti per il 2023 dalla Legge di bilancio, e non mancheranno d’apportare i propri effetti in busta paga.
In merito alle giornate retribuite in più, si parla dei bonus, rispettivamente, di Natale e Capodanno. Si tratta di piccole cifre aggiuntive sia sulla busta paga di dicembre che su quella di gennaio. Quest’anno infatti, sia Natale che Capodanno che sono caduti di domenica, e il riconoscimento è in funzione delle giornate festive non godute. Il medesimo c’è stato per le vigilie, di Natale e Capodanno, per il fatto che cadevano comunque di giorno feriali.
In merito allo sgravio contributivo, dalla parte dei lavoratori dipendenti, ci si attende il 2% in più, ma solo per quegli stipendi che non superano, per la tredicesima in busta paga, un importo pari a 2.692 euro. Lo sgravio, che era già presente, ammontava alla percentuale dello 0,8%. L’attuale tasso del 2% è stato introdotto con il Decreto Aiuti bis.
A tale ultimo proposito, l’Inps ha chiarito che, sebbene il medesimo abbia trovato applicazione a partire da luglio, beneficiare dell’agevolazione saranno tutti i ratei di tredicesima. Vi è da considerare dunque che così il contribuente avrà versato il 2% di contributi in meno: il 7,19% in luogo del 9,19%.
Lo stesso sgravio fiscale si ritroverà sulla retribuzione da lavoro dipendente di gennaio. Non solo, ma si avrà un ulteriore incremento dell’1% per chi percepisce retribuzione con imponibile lordo entro la cifra di 1.584 euro. Anche in tale ultimo caso i contributi saranno scontati e lo saranno ulteriormente, al 6,19%.
Per i dipendenti pubblici, a partire da gennaio, previsto un aumento provvisorio dell’1,5%, in attesa che subentri un rinnovo di contratto. Ma il caso differisce dallo sgravio contributivo visto poc’anzi per gli altri dipendenti. Infatti l’1,5% è al lordo, e su 1.000 euro di stipendio, per intenderci, il beneficio sarà di 15,50. Ma dai quali sottrarre tasse e contributi.