Ci troviamo nei giorni del Black Friday, e le offerte piovono a palla. Ma in tutto ciò tutti gli sconti sono veritieri? C’è un modo per distinguere quelle che sono le vere occasioni da quelle che non corrispondono alla descrizione? In definitiva, come evitare di essere truffati?
Sono migliaia le occasioni del Black Friday. Ma tutti gli amanti e le amanti dello shopping non potranno di certo farsi truffare proprio in occasioni come questa, sarebbe un vero peccato, non credete?
Venerdì 25 novembre è quest’anno la data di riferimento, ma oltre a tale giorno è tutta la settimana a venire coinvolta nel giro vorticoso degli sconti, con le occasioni più ghiotte dell’anno.
Il Black Friday è stato reso celebre in tutto il mondo da Amazon, il vero colosso tra gli e-commerce. Ciò non vuol dire che gli e-commerce minori non vi aderiscano. E, seppur trovando spazio soprattutto online, non mancano mai i molti negozi fisici che aderiscono all’iniziativa.
Ma adesso, con riferimento all’online che è l’ambito dove proliferano in particolare gli sconti, quali sono gli accorgimenti? Li vediamo qui di seguito.
Facciamo caso che il sito sia ben curato nella propria struttura e che l’Url non presenti errori fra le lettere. Se si rientra nei casi contrari, si tratterà certamente d’una truffa. Controlliamo poi che sia presente il numero di partita Iva (essenziale per svolgere attività online), oltre ai contatti dell’organizzazione e-commerce (che dovranno essere presenti per garantire la comunicazione col cliente che acquista, e dunque per trasparenza).
Da controllare inoltre, che vi sia l’obbligatoria presenza del Cookie banner, per l’accettazione, il rifiuto o l’accettazione parziale dei cookie. Si faccia poi caso alle recensioni. Se le stesse sono sempre di poche righe, con errori grammaticali, con poche foto profilo e nomi generici, non ci si può fare affidamento, e spesso sono messe lì per mascherare la truffa.
Si presti anche attenzione ai messaggi, sms o altro, riportanti link dannosi, che servono solamente ad installare malware sul dispositivo dell’utente allo scopo di pishing (sottrazioni di credenziali per il pagamento con la carta di credito). Per il pagamento affidarsi a mezzi davvero sicuri e fare caso che compaia il processo di verifica, quale ad esempio “3d secure”.
Una pagina dei pagamenti trascurata, non si rivela un buon indice di affidabilità. Meglio poi non usare per gli acquisti la carta di credito aziendale. Laddove si dovesse cadere nel pishing almeno si eviterà il coinvolgimento dell’azienda in cui si presta servizio.