Sono in arrivo i pagamenti per il reddito di cittadinanza 2023. Ma, nello specifico, a quando i pagamenti per il mese di gennaio? Vediamo il tutto nel dettaglio.
C’è chi, a proposito di Reddito di Cittadinanza, è in attesa della prima ricarica e chi del rinnovo. Nel primo caso ci si potrà attendere la somma accreditata sul conto a circa metà del mese di gennaio.
Per chi risulta già percettore del Reddito, le date saranno diverse. A tutto ciò si affiancano le modifiche da ultimo intervenute da parte del Governo Meloni. Vediamo di cosa si tratta.
Come abbiamo accennato, intorno alla metà del mese, e dunque il giorno 15 gennaio, si dovrebbe avere il pagamento. Stavolta il 15 cade di domenica, e più precisamente si dovrebbe ottenere il pagamento il giorno dopo, vale a dire lunedì 16 gennaio.
Laddove si sia già percettori della misura, si dovrà attendere l’ultima parte del mese, gli ultimi giorni per la precisione. Come al solito, i giorni fra il 27 e il 30 del mese verranno destinati agli accrediti. Per verificare la sussistenza dell’accredito, si potrà chiamare il numero verde 800.666.888.
In merito alla somma, le modifiche per ora non la toccano. Essa rimane invariata, ma sono subentrati limiti ai prelievi. I single potranno prelevare non oltre 100 euro al mese. Le famiglie invece potranno prelevare di più. Ad esempio, una famiglia con quattro persone potrà prelevare fino a 220 euro al mese.
Sempre in tema di pagamenti, si tenga conto che gli occupabili (chi può essere collocato lavorativamente) potranno avere accesso al sussidio per 7 mesi, previa decadenza al primo rifiuto di un’offerta di lavoro. Per chi si trova in età fra 18 e 29 anni, la percezione del pagamento è subordinata ora alla frequentazione di corsi formativi.
Si tenga presente che, al momento della verifica del pagamento, l’importo percepito a titolo di sostegno per il pagamento dell’affitto appartamento, verrà indirizzato direttamente a titolare dell’immobile. Alla scadenza dei 7 mesi è prevista deroga per famiglie con minori, anziani o disabili a carico. Tali famiglie continueranno a percepire il reddito come sempre, almeno fino ad una riforma complessiva che per ora si prevede al 2024.