Il Governo Meloni si oppone: “Patrimoniale camuffata”: braccio di ferro con l’UE sull’ultima direttiva

L’ultima direttiva Ue ha scatenato l’opposizione da parte del Governo Meloni. L’esecutivo infatti vede il testo della direttiva come una “patrimoniale camuffata”. Vediamo di cosa si tratta. 

La direttiva in questione ha ad oggetto le case green. E’ a tal proposito che la maggioranza di governo appare in tumulto. Anche se la direttiva è più propriamente sull’efficientamento energetico, viene intravisto altro in essa.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen (fonte: msn.com) – newsecologia.it

Almeno a detta dell’attuale maggioranza, in particolar modo dal partito di Fratelli d’Italia, proviene il monito secondo cui si tratterebbe in realtà di una direttiva che spinge verso un provvedimento lesivo dei proprietari. Vediamo le cose più nel dettaglio.

La nuova direttiva Ue e le accuse della maggioranza di governo

La direttiva varata in ambito Ue andrebbe a tracciare le linee guida per l’efficientamento energetico. Ma così facendo, anche quelle per una lesione degli interessi dei proprietari. In una nota del capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, si legge come il gruppo abbia presentato una risoluzione parlamentare volta all’ottenimento di un intervento da parte del Governo.

In pratica, l’obiettivo del gruppo predetto è di scongiurare l’ipotesi dell’approvazione di una norma che arrecherebbe danni a “milioni di italiani proprietari di immobili“, come si legge nel testo. La direttiva è in discussione per la relativa approvazione da circa un anno. Essa contempla entro il 2030 la presenza di emissioni zero da parte delle nuove abitazioni.

La direttiva al vaglio dell’Ue prevede una classe obbligatoria per le case entro il 2030 – newsecologia.it

Per quelle già esistenti invece, verrebbero imposti lavori, con la sua approvazione, per l’attuazione dei nuovi standard energetici. Quel che si vuole fare è imporre il raggiungimento, entro il 2030, della classe energetica E a tutti gli edifici. E dopo tre anni, il raggiungimento obbligatorio della classe energetica D. A detta della maggioranza, in particolare di Fratelli d’Italia, viene così leso il diritto dei proprietari sulla libertà di decidere in merito a lavori di ristrutturazione del proprio immobile.

Il provvedimento dovrà essere votato il 24 gennaio in seno alla Commissione Energia del Parlamento Europeo, per poi passare alla plenaria. Ne risulterebbero escluse dall’ambito applicativo, se votata, solamente le chiese e i luoghi di culto, così come le case vacanza, i palazzi storici protetti. Inizialmente il limite arrivava nel testo al 2027, si è poi avuto in sede di discussione il rinvio di tre anni più in avanti.

Il premier svedese Ulf Kristersson, alla conferenza tenuta congiuntamente con la Presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen, ha dichiarato che l’obiettivo della presidenza svedese è quello di rendere l’Europa più verde. Il riferimento è stato proprio alla direttiva sull’efficientamento energetico, oltre a quella avente ad oggetto l’energia rinnovabile.