Bonus mamme da 1.800 euro | Occhio alle madri escluse dal provvedimento: non è proprio per tutti
Arrivano i bonus da 1.800 euro per le mamma ma si tratta di un provvedimento limitato solo ad alcune categorie: ecco quali.
Il sostegno infatti non sarà esattamente per tutti ed è bene prestare attenzione ai requisiti per poterlo richiedere.
Negli ultimi mesi si è spesso parlato del bonus mamme del valore di 1.800 euro per aiutare le famiglie particolarmente in difficoltà. Bisogna prestare molta attenzione però, perché questo sostegno non è stato pensato esattamente per tutte le donne, ma per una categoria molto specifica. Vediamo dunque quali sono i requisiti per poterlo richiedere e come funziona.
Bonus mamme, come richiedere il sostegno da 1.800 euro e a chi è rivolto
Fin dall’inizio l’attuale esecutivo ha espresso la volontà di aiutare in modo particolare le famiglie e i cittadini che intendono avere figli con sostegni mirati per agevolare l’acquisto di beni di prima necessità. Tra le varie opzioni proposte c’è anche il bonus da 1.800 euro per le mamme, ma si tratta di un provvedimento che non sarà rivolto a tutte.
In particolare infatti sarebbe indirizzato solo alle donne senza lavoro, per cui dunque la maternità può rappresentare una sfida particolarmente ardua e alla quali deve essere dato necessariamente sostegno per l’acquisto di cibo, vestiti e il pagamento dell’alloggio per garantire il benessere del proprio figlio. Si possono inoltre pagare anche le tasse scolastiche e coprire i costi per eventuali corsi di formazione per il genitore nonché il sostentamento delle spese per effettuare i colloqui.
Ad ogni modo, comunque, la vera ragion d’essere di questo bonus è aiutare le donne a migliorare il benessere psicologico. Dal momento che problemi di tipo finanziario e lavorativo possono ovviamente creare enorme disagio che può portare a stati di ansia e depressione che avrebbero anche un certo impatto sul bambino. Per poter richiedere il sostegno, dunque, è necessario avere un reddito inferiore ai 17.747,58 euro e non aver richiesto altre agevolazioni dovute allo stato di maternità.
La domanda può infine essere presentata al proprio comune di residenza entro i 6 mesi dalla nascita del bambino per cui si richiede il sostegno, tenendo presente ovviamente che non deve essere subentrata la possibilità che il figlio sia dato in affidamento o adozione.