“Richiesta di disdetta”: terremoto per DAZN | Migliaia di abbonamenti in meno: il motivo è clamoroso
Imperversano le disdette in massa da DAZN. Già migliaia gli abbonamenti in meno, stando ai dati. Ma cos’è successo? Il motivo è clamoroso.
Le pay tv fondano una buona parte del proprio successo sugli abbonamenti dedicati al campionato di serie A. Da ultimo si ha un tumulto per il rapido calo degli abbonamenti DAZN.
Il tutto è da ricondurre esattamente alle disdette da parte di chi seguiva il campionato. Si tratta di tifosi, nello specifico della Juventus. Vediamo perché.
La nuova situazione degli abbonamenti a DAZN e non solo
Subentrata la decisione della Corte Federale in merito alla penalizzazione della Juventus, i tifosi hanno ritenuto la medesima come eccessiva, e si sono scatenate le reazioni. Queste ultime sono quelle che hanno condotto, da parte dei tifosi stessi, a disdire in massa gli abbonamenti a DAZN, ma se è per questo anche a Sky.
L’iniziativa ha lo scopo di protesta contro il sistema e di boicottaggio dello stesso. Un calo di abbonamenti con tale impatto ha per principio ripercussioni importanti sulla Figc, alla quale vengono pagati i diritti di trasmissione dagli emittenti in questione. Nel frattempo l’ashtag #disdettaDAZN continua a imperversare su Instagram e a coordinare la protesta, che per i motivi già citati non resta fine a sé stessa.
Il tutto è partito dalla penalizzazione, inflitta alla Juventus, di 15 punti in Classifica da parte della Corte per via delle ormai note vicende giudiziarie in materia di plusvalenze. La situazione attuale vede la Vecchia Signora al dodicesimo posto, insieme a Bologna ed Empoli. Non solo tramonta la speranza dello scudetto per la squadra e i supporters, ma altresì la posizione in Europa è fortemente compromessa.
Al momento il solo accesso alla Uefa League dista 12 punti. A pagarne il prezzo non soltanto squadra e tifosi bianconeri, ma in questo modo anche l’intero sistema calcistico italico. Le disdette già subentrate rischiano già di mettere in difficoltà le dinamiche alla base del campionato di serie A. Inoltre, laddove la società bianconera decidesse di fare ricorso al Tar, si rischia la sospensione del campionato stesso.
Quel che ne conseguirebbe sarebbe fortemente penalizzante a livello dei bilanci societari, anche con riferimento a tutte le altre società di serie A. La protesta si è estesa anche sul fronte degli abbonamenti alla Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, entrambe testate appartenenti al gruppo editoriale del presidente del Torino Urbano Cairo.