“Animali e vegetali a rischio”: situazione fuori controllo, arriva la stretta durissima del Governo
Notizia dell’ultim’ora che permette a tutti di tirare un sospiro di sollievo in merito al futuro di alcuni animali e vegetali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
In Brasile, il Presidente Lula ha dato il via ad una serie di interventi con l’obiettivo di mettere fine alla deforestazione dell’Amazzonia. Ricordiamo che durante il mandato di Bolsonaro questa ha raggiunto dei livelli altissimi.
Le operazioni in corso sono gestite direttamente dall’Istituto brasiliano dell’ambiente e delle risorse naturali rinnovabili, il quale ha l’acronimo di Ibama.
Sono iniziate le operazioni per salvare la foresta Amazzonica dalla deforestazione
L’Istituto è attivo e alleato del Ministero dell’Ambiente del Brasile e anche della Polizia Federale in quanto tutti condividono l’obiettivo di ostacolare la deforestazione illegale. Ufficialmente i lavori sono iniziati nello stato di Parà, Roraima e Acre. Ma ricordiamo un attimo come tutto ha avuto inizio.
La foresta dell’Amazzonia ricopre quasi la metà della superficie di tutta l’America Latina e raggiunge ben 9 nazioni, un’estensione che conta 6,7 milioni di km. L’anno in cui sono iniziati i processi di deforestazione è il 1940, in particolare nella zona del Brasile.
Dopodichè, a partire dal XXI secolo, questo processo è stato ridotto, grazie all’introduzione di leggi, controlli e sensibilizzazione ambientalista. Il nuovo attacco da parte dell’amministrazione di Bolsonaro all’Amazzonia ha portato poi a delle conseguenze gravissime.
Sappiamo già l’appellativo dato a questa maestosa foresta: il polmone verde della Terra. Un luogo unico nel suo genere che permette la salvaguardia delle biodiversità e di mantenere l’equilibrio climatico grazie all’assorbimento di miliardi di tonnellate di carbonio.
Ma questa foresta è anche la casa di una percentuale del 15% delle specie animali note, oltre che specie vegetali con una percentuale del 75%. Va da sé, che non ostacolare la deforestazione equivale a firmare la condanna morte animali e piante.
Dando uno sguardo alla situazione ad oggi, ci si augura che i progetti da parte del Brasile possano bastare per supportare questa foresta che già ne ha passate tantissime.