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Stufa a pellet, adesso farlo è obbligatorio: rischi una multa da 3.000 euro

Se non rispetti alcune normative riguardo il possesso della stufa a pellet puoi rischiare una multa di ben 3.000 euro. 

Ci sono dei passaggi obbligatori che devono essere presi in considerazione se decidiamo di acquistare questo dispositivo per scaldare la nostra abitazione.

Multa per la stufa a pellet – Fonte AdobeStock

In molti negli ultimi anni hanno scelto di rivolgersi alla stufa a pellet nel tentativo di risparmiare un po’ sul riscaldamento domestico, dal momento che la materia prima utilizzata con questo sistema è di gran lunga più economica rispetto al costo del gas.

Bisogna tener presente però che ci sono alcune regole da rispettare nel caso in cui si abbia un simile dispositivo in casa, degli obblighi da rispettare che riguardano la manutenzione. Fai molta attenzione perché puoi rischiare una multa di 3.000 euro.

Stufa a pellet, fai questa cosa se non vuoi rischiare una multa salatissima

Il sistema di riscaldamento a pellet presenta indubbiamente dei grandi vantaggi, soprattutto dal punto di vista economico – dal momento che il combustibile costa meno rispetto agli attuali costi della fornitura di gas. Come accade però per i riscaldamenti, anche questo tipo di soluzione deve essere sottoposto a regolare manutenzione, per cui in realtà esistono addirittura delle norme che stabiliscono gli obblighi da parte dei proprietari.

Stufa a pellet – Fonte AdobeStock

Con la normativa DPR 74/13 del 2013 è stato infatti stabilito che chiunque possieda questo tipo di dispositivo debba pulire le parti più semplici tutti i giorni e procedere a controlli da parte di tecnici specializzati almeno una volta l’anno. Lo specialista procederà a registrare tutte le informazioni ottenute dal controllo su un libretto che viene consegnato dopo l’acquisto, per certificare che siano stati effettuati tutti i lavori di manutenzione obbligatori.

Nello specifico vengono smontati i pezzi, puliti in maniera approfondita e, se fosse necessario, anche procedere a sostituire alcune componenti o guarnizioni del dispositivo. Si pulisce dunque anche la canna fumaria e si controllano anche i dispositivi elettronici ad esso collegato. Generalmente questo tipo di procedura può arrivare a costare fino a 200 euro, a seconda di ciò che richiede la manutenzione.

In caso di problemi di qualunque natura, come un corto circuito o un incendio dovuto ad un problema al dispositivo, è bene sapere che sarà il proprietario a rispondere di tutti i danni provocati. Inoltre, lo stesso proprietario rischia una multa da 500 a 3.000 euro nel caso in cui dovesse essere scoperto senza il libretto prima menzionato.

Published by
Claudia Anania