La caldaia è un elettrodomestico particolarmente costoso e alla fine del mese pesa sulla bolletta. C’è però un sistema pratico per risparmiare subito.
Con la stagione fredda, il consumo che si opera attraverso la caldaia è inevitabile. Ma se già prima il costo era molto alto, con l’aumento del prezzo del carburante e dell’energia elettrica, la spesa ha raggiunto dei costi quasi insostenibili.
Migliaia di famiglie italiane fanno fatica ad arrivare alla fine del mese ma la caldaia è per tutti indispensabile. Per questo motivo è consigliabile utilizzare alcuni trucchetti per abbassare il consumo e di conseguenza il prezzo della bolletta.
Vi sono alcuni piccoli accorgimenti che possiamo mettere tutti in pratica e soprattutto tra le mura domestiche. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Un gesto spesso scontato ma che può salvarci da una bolletta troppo alta è quello di regolare la temperatura dell’acqua calda ad uso sanitario (indicata con l’acronimo ACS). Ci riferiamo all’acqua calda che esce dai rubinetti e dalle docce per l’igiene personale, oltre che per altri usi. Non è dunque l’acqua utilizzata per il sistema di riscaldamento.
Molto spesso non si conosce la temperatura ottimale d’impostazione tale da garantire un risparmio sostanzioso in termini energetici e anche ridurre la necessità di interventi straordinari di manutenzione. La temperatura ottimale è quella nell’arco tra 45 e 55 gradi centigradi. Al di sotto dei 45 gradi, la maggior parte della gente avverte un brivido freddo, per il non adeguato riscaldamento, in doccia. Al contrario, con la temperatura al di sopra dei 55 gradi, l’acqua scotterà e si dovrà comunque miscelare con la fredda.
Miscelare acqua calda ed acqua fredda comporta uno spreco di energia termica, il quale inevitabilmente si riflette in bolletta. Oltretutto l’acqua, a temperatura eccessivamente alta, conduce alla facile formazione di calcare nelle tubature con la necessità sempre più pregnante d’intervenire in questo campo.
Oltretutto a 60 gradi già la pelle si ustiona, meglio pertanto tenere la temperatura più bassa di un certo margine. Una temperatura piuttosto bassa invece, oltre a non fornire tutto il calore che si richiederebbe, fa anche sì che i microorganismi termolabili non vengano eliminati dalle tubature e questi sono potenzialmente dannosi alla salute.
Se oltre a ciò si fanno anche docce più brevi e si risciacquano i piatti con acqua fredda in seguito all’insaponatura, con l’ausilio di un impianto moderno ed efficiente, il risparmio è considerevole. Esso arriva ad alcune centinaia di euro l’anno sulla bolletta.