Terremoto in atto in una grossa casa automobilistica, sul fronte lavoro. Presto dagli stabilimenti si perderanno 3.200 posti di lavoro e pare che la decisione sia inevitabile. Scopriamone di più.
Sembra proprio che le condizioni strutturali di mercato non abbiano lasciato tregua al noto marchio automobilistico. In Europa sono previsti 3.200 licenziamenti in totale.
La nota casa automobilistica ha espresso l’intenzione di licenziare soprattutto nei reparti amministrativi e del design. Quali sono le implicazioni e come si è arrivati a questo punto?
Si tratta di una risposta alle condizioni di mercato in evolversi. A quanto si è realizzato, la Ford teme le prossime politiche di delocalizzazione negli Stati Uniti da parte delle imprese concorrenti europee. Ciò avverrà in previsione per via degli incentivi statali negli USA a favore di chiunque produca sul posto veicoli elettrici.
Ne consegue che, per difendere le proprie possibilità sul mercato, la Ford ha deciso di ridurre i settori sviluppo e trasferire ciò che sarà ridotto negli USA. Si sa già da ora che la maggior parte dei posti di lavoro che verranno tagliati interessano lo stabilimento di Colonia. A sentire il sindacato tedesco IG Metall, in tutta Europa sono a rischio il 65% dei centri di sviluppo e il 20% degli addetti ai reparti amministrativi.
Il fattore precedentemente citato, quello degli incentivi alle auto elettriche, non è il solo. A determinare la presa di posizione Ford anche la guerra dei prezzi per le auto elettriche, da poco lanciata dalla Tesla. Si prevede che in funzione di essa la Ford continui a tagliare sui posti di lavoro. Così come la decisione possono prenderla gli altri operatori del settore.
Il costo in crescita, per i materiali volti alla realizzazione delle batterie, e il rallentamento delle economie sia in Europa che negli Stati Uniti, non farà che peggiorare la situazione. Le case automobilistiche saranno spinte ad assumere decisioni di questo genere. Se in Ford, i posti nello sviluppo prossimamente mancanti in Europa verranno concentrati negli USA, è anche vero che, per contro, l’azienda ha già annunciato altri licenziamenti proprio in patria, oltre che in India.