Hai il caminetto e anche l’abitudine di gettare via la cenere? Ebbene, farlo si rivela un errore grave, un vero e proprio spreco. Qui ti spieghiamo perché.
La stragrande maggioranza delle persone non è abituata a considerare la cenere come una risorsa. Ma, in definitiva, lo è. Prima che il mercato venisse dominato dai detergenti industriali infatti si operava ricorso regolare alla lisciva.
La lisciva, il detergente ecologico utilizzato soprattutto un tempo, veniva preparata con la cenere da legna. Se in casa tua hai un camino, oppure una stufa a legna, molto meglio non buttare via la cenere. Piuttosto usala per preparare la lisciva che di seguito passeremo in rassegna.
Come preparare la lisciva? Innanzitutto l’occorrente ha un costo quasi inesistente se si considera che per prepararla, oltre alla cenere, servirebbe solamente dell’acqua di rubinetto. Prendiamo quindi due etti di cenere da legna e un litro d’acqua. Mettiamoli in una vecchia pentola con coperchio. A questo punto, dotiamoci di un paio di guanti e di un mestolo in legno, oltre che di un setaccio e una carta da filtro.
Setacciamo la cenere allo scopo di eliminare le impurità, che non serviranno nella preparazione. Ma che, al contrario, intaccherebbero la composizione a cui miriamo. Versiamo prima la cenere in pentola e poi l’acqua. Mettiamo la pentola a scaldare fino al punto d’ebollizione, dopodiché continuiamo a far bollire a fiamma bassa per un’ora e trenta minuti.
Più dura l’ebollizione, più si avrà un composto concentrato ed efficace. Ogni tanto si mescoli col mestolo di legno e soprattutto ci si assicuri che la pentola venga coperta. La lisciva formatasi dovrà riposare per una dozzina di ore prima del suo impiego.
Una volta trascorso il tempo necessario, vanno indossati i guanti e fatta scolare la lisciva in un recipiente di vetro. Per fare l’operazione servirà la carta da filtro da apporre sulla bocca della pentola. Tutta la parte liquida, che è la lisciva, confluirà nel recipiente. La componente solida e pastosa ossia la pasta di cenere resterà nella pentola. Attenzione, anch’essa si rivela da non buttare. Apponiamo quindi la pasta in un barattolo. Sia la lisciva che quest’ultima si possono conservare ma meglio non far passare più di un anno dal momento della conservazione.
Se si riempie mezzo misurino di lisciva per la lavatrice, si può usare insieme al detersivo per i panni, così che la sua azione sia più efficace. Altro uso. Si può prendere mezzo bicchiere di lisciva e diluirla in un litro d’acqua. Si versi il tutto in un erogatore a spruzzo per la pulizia delle superfici lavabili. Se si diluisce un bicchiere intero di lisciva in un secchio d’acqua, si adopererà il composto per lavare i pavimenti efficacemente. La pasta di cenere è invece adatta a sgrassare le stoviglie, in caso di incrostazioni ostinate.