Mail truffa, non aprire mai questo messaggio: ti portano via tutto

In che modo la truffa viene portata avanti attraverso l’email all’utente? – newsecologia.it

Segnalata una nuova mail truffa in arrivo nei messaggi di posta di numerosi cittadini: non aprirla o ti svuotano il conto.

Internet è da un lato un vero e proprio beneficio, ma dall’altro bisogna considerare che ciò dipende dall’uso che se ne fa (o da ciò che se ne riceve, come in tal caso). Si presti attenzione ad una determinata e-mail che circola e costituisce lo strumento di una truffa.

I truffatori se ne inventano sempre una più del diavolo. Nel momento in cui operano attraverso la rete, il loro primo passo è fingersi chi non si è. Ovverosia, sviare l’utente presentandosi con un nome noto a quest’ultimo, qualcosa con cui accaparrarsi la sua fiducia.

La mail in questione spinge infatti a compiere una data procedura che l’utente non compierebbe mai se sapesse per certa la provenienza come sconosciuta.

La truffa che circola attraverso mail

Per poterti truffare, i ladri digitali avranno bisogno dei tuoi dati sensibili. Per riprendere il discorso precedente, nessuno darebbe mai i propri dati sensibili ad uno sconosciuto. In primis i ladri imbrogliano quindi sulla provenienza della mail. Oggigiorno è possibile far risultare che la mail sia partita da un determinato mittente che non corrisponde alla realtà.

In altri casi, ci si appronta un indirizzo mail provvisorio che contiene il nome di un noto ente. Nella fattispecie che trattiamo non si tratta di un ente bancario (si verificano anche truffe per tale tema), bensì un gestore di servizi di identità digitale. Parliamo dello Spid, l’identità digitale per eccellenza che consente di avere accesso a tutti i siti della pubblica amministrazione.

Il testo tipo della mail truffa in questione (fonte: profilo Instagram di Massimiliano Dona) – newsecologia.it

L’obiettivo della truffa: presta attenzione

Gira e rigira, il fine ultimo è sempre quello di carpire i dati sensibili, fra i quali anche determinati mezzi di pagamento e dunque le coordinate bancarie. In pratica, come mostra l’avvocato Massimiliano Dona su Instagram, l’e-mail citata indurrà l’utente a rinnovare lo Spid, il quale risulterà essere in scadenza. La provenienza della mail può essere assimilata a Poste Italiane o ad altri famosi provider di servizi.

La persona abbonata al servizio con quel determinato marchio, tenderà in buona fede a cascarci. Se si clicca sul link, o si copia e incolla l’Url indicata nel browser, si dirotta l’utente verso un rinnovo fantomatico dello Spid. E’ così che i dati sensibili, e anche quelli di pagamento entreranno in possesso dei malintenzionati. Ad esempio, se si paga il rinnovo (finto) con carta di credito (vera), diversi pagamenti si susseguiranno a totale insaputa dell’utente, finanche a svuotare il conto!

State attenti e in caso di mail di questo tipo non fate alcuna mossa ma chiamate direttamente il vostro provider di servizi per confrontarvi e non cadere in confusione.